DIGITAL TRANSFORMATION

Solidarietà digitale, “Vicini e connessi” porta l’e-commerce nei negozi di quartiere

Nuovo capitolo dell’iniziativa focalizzata su artigiani, commercianti e consumatori promossa dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Il ministro Paola Pisano: “Le aziende del digitale e di settori collegati aiutino i piccoli esercizi”

Pubblicato il 18 Nov 2020

Solidarietà digitale ecommerce

Si chiama “Vicini e connessi – Il Digitale per l’economia locale” il nuovo capitolo del progetto “Solidarietà Digitale” promosso dal dal Dipartimento per la Trasformazione digitale e gestito tramite il portale dedicato Agid. L’iniziativa punta sullo sviluppo dell’e-commerce per le piccole imprese e a vantaggio dei consumatori.

Mentre l’emergenza del Covid-19 limita i movimenti di molte persone, il commercio elettronico può diventare un alleato prezioso di piccoli artigiani,  commercianti e consumatori, afferma il Dipartimento per la Trasformazione digitale. Nel ricorrere a nuove tecnologie più di quanto fatto finora, tante imprese che subiscono danni a causa del calo della domanda possono conservare, e anche ampliare, le rispettive clientele senza allontanarsi dagli abituali fornitori.

Per riuscirci è utile facilitare queste imprese all’impiego delle cosiddette “piattaforme abilitanti” del commercio online e di servizi di trasporto adatti alle esigenze della vendita al dettaglio. È precisamente questo l’obiettivo di “Vicini e connessi”.

Appello alle piattaforme tecnologiche

In  questa nuova campagna l’attenzione si sposta sugli esercenti locali e di quartiere, per cui la tecnologia digitale può ridurre l’impatto economico causato dall’emergenza sanitaria ed essere impiegata con vantaggi per la collettività anche in seguito. “Vicini e connessi” diventa un punto di incontro tra domanda e offerta di soluzioni tecnologiche.

Da un lato le cosiddette “piattaforme abilitanti” nazionali o internazionali del commercio online, società e addetti alla logistica o  servizi di consegna a domicilio possono partecipare all’iniziativa offrendo gratuitamente prodotti e servizi digitali.

Dall’altro lato i piccoli esercizi locali e di quartiere, le botteghe artigiane, le imprese legate al commercio di prossimità possono beneficiare di questi strumenti per conservare e ampliare il proprio giro d’affari. L’obiettivo è aiutare le piccole attività, finora legate alle modalità tradizionali di vendita a usare il commercio elettronico e gli strumenti digitali per vendere anche online e creare opportunità commerciali nuove.

Il digitale è un’arma in più contro la pandemia

Le pandemie non sono una novità nella storia, ma nei tempi che stiamo vivendo gli strumenti digitali offrono possibilità che in precedenza mancavano di contenerne le conseguenze”, ha affermato la Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano.Questo progetto – ha proseguito – è un invito alle aziende del digitale e di settori collegati ad  aiutare i piccoli esercizi commerciali affinché possano dispiegare le proprie capacità di azione anche in una fase di emergenza. Negozi e botteghe che sono una ricchezza del tessuto commerciale e sociale italiano stanno soffrendo in modo particolare le conseguenze del Covid-19 e delle misure necessarie per contrastare la diffusione del virus. È il momento di essere solidali anche grazie al digitale, ma non occorrono soltanto ammirevoli e benvenuti gesti di generosità. Dobbiamo fare il possibile per trasformare una fase di difficoltà nella premessa per il suo opposto: un adeguamento del nostro Paese a un’era di nuove forme di lavoro, comunicazione, studio e capacità di estendere e sviluppare benessere”.

Solidarietà digitale

L’e-commerce sta conoscendo un forte sviluppo nel corso di questa pandemia. Secondo un’indagine del Consorzio Netcomm, centro digitale italiano per l’evoluzione del commercio online e partner del progetto, nei primi cinque mesi dell’anno sono stati due milioni i consumatori che nel nostro Paese hanno effettuato acquisti online. Nell’intero 2019 erano risultati 700 mila, molti meno della metà.

Il progetto Solidarietà digitale, avviato in primavera, nella prima fase della pandemia, ha già messo in contatto cittadini e aziende disposte a fornire gratuitamente servizi innovativi per cittadini di ogni età oltre che per bambini e ragazzi impegnati negli studi.

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