IL SERVIZIO

Spid: ecco cos’è, come funziona e come si attiva l’identità digitale

A chi chiedere le credenziali? Quali servizi della PA sono accessibili? Ecco una guida completa sul pin unico che serve anche per fare domanda per il reddito di cittadinanza

Aggiornato il 28 Feb 2019

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Update dicembre 2019

Un emendamento alla legge di Bilancio 2020 rivede profondamente la governance di Spid, rimodulandone il modello organizzativo attuale e ponendo in carico alla Presidenza del Consiglio, tramite la società PagoPA, il rilascio delle identità digitali.

“Con l’emendamento alla legge di Bilancio sull’identità digitale cambieremo la governance – spiegava nelle scorse settimane  la ministra dell’Innovaziome, Paola Pisano – dovrà essere unica ed erogata gratuitamente dallo Stato, e non più dagli Identity provider, a chi ottiene la carta d’identità elettronica”.

Ma Assocertificatori non ci sta. Secondo l’associazione che riunisce i provider di servizi digitali “il modello che si verrebbe a realizzare rappresenterebbe una grave vanificazione degli investimenti fin qui stanziati dagli operatori di mercato, associata ad una importante perdita di chance, proprio nel momento in cui il servizio Spid ha cominciato a catalizzare l’interesse dei cittadini”. Per quanto riguarda la gratuità “non sembra corretto evocare l’esigenza della gratuità di Spid per i cittadini come una delle motivazioni della scelta, quando tale gratuità è già garantita e fino ad oggi non ha richiesto alcun finanziamento pubblico”.

Update novembre 2019. Ecco lo Spid per professionisti

Agid ha pubblicato le “Linee guida per il rilascio delle identità digitali per uso professionale”: l’identità digitale diventa uno strumento che consente alle pubbliche amministrazioni e ai privati di verificare l’appartenenza di una persona fisica ad un’organizzazione e/o la sua qualità di professionista.

Le linee guida aprono la strada a nuovi servizi online, superando gli ostacoli all’uso della propria identità digitale per scopi lavorativi.

Le indicazioni contenute nel regolamento individuano le modalità che gli Identity Provider devono seguire per il rilascio delle identità per uso professionale, consentendo di veicolare attraverso Spid, oltre ai dati della persona fisica, anche i dati dell’organizzazione di appartenenza per la quale si sta agendo su un servizio reso disponibile da un service provider.

Le identità rilasciate non identificano lo status persona giuridica né l’appartenenza di un professionista a un determinato ordine professionale o altro elenco qualificato.

Le linee guida, emanate ai sensi dell’articolo 71 del Cad, sono state emanate con la Determina Agid  n. 318/2019 ed entrano in vigore il 1 dicembre 2019.

Update settembre 2019. Spid può essere utilizzato all’estero?

Dalla dichiarazione dei redditi al cambio di residenza: gli italiani all’estero ora possono contare su una serie di servizi online attraverso Spid grazie a Eidas in un maggior numero di Paesi. Il regolamento ha infatti incassato fino a oggi l’adesione di Lussemburgo, Norvegia, Lettonia, Slovenia, Olanda, Malta, Spagna, Estonia, Svezia, Grecia, Belgio, Austria e Regno Unito che in questo modo riconoscono il “nodo” italiano per l’interoperabilità transfrontaliera delle identità digitali. Agid  spiega come il regolamento imponga alle pubbliche amministrazioni europee di rendere accessibili i propri servizi tramite tutte le identità digitali degli Stati membri. Fornisce, inoltre, una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e PA e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Ue.

Il nodo Eidas italiano è stato realizzato dal progetto Cef-Ficep dell’Agenzia per l’Italia digitale in collaborazione con il Politecnico di Torino, Infocert e Tim, secondo i requisiti tecnici fissati dalla Commissione europea e realizzato nell’ambito del programma Connecting Europe Facility.

Attivando il login Eidas, le amministrazioni italiane che già rendono disponibili i propri servizi online attraverso Spid possono fare un ulteriore passo avanti ed estendere la fruizione di questi servizi anche ai cittadini dell’Unione europea, che vi possono così accedere tramite le eID (identità digitali) dei Paesi di provenienza.

Allo stesso tempo gli altri Stati UE, attraverso i loro rispettivi nodi Eidas, possono consentire l’accesso ai loro servizi ai cittadini italiani provvisti di Spid, che così semplicemente cliccando sui siti web delle amministrazioni prescelte hanno la possibilità di usufruire di un’ampia rosa di servizi: dalla dichiarazione dei redditi online, al cambio di residenza, fino ad arrivare al pagamento delle multe o delle imposte locali

Che cos’è Spid e come funziona?

Cos’è Spid e come si richiede? Ecco la guida completa alla richiesta dell’identità digitale che ora serve anche per richiedere il reddito di cittadinanza.

Il percorso di Spid è iniziato a fine 2014 con un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri mentre a metà 2015 sono stati emanati i regolamenti attuativi; dal 15 settembre 2015 è iniziato l’accreditamento degli Identity Provider all’Agenzia. Dal 15 marzo 2016 sono attivi i primi servizi.

Spid (acronimo di sistema pubblico di identità digitale) è il sistema di autenticazione che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti con un’identità digitale unica. L’identità Spid è costituita da credenziali (nome utente e password) che vengono rilasciate all’utente e che permettono l’accesso a tutti i servizi online. Ad esempio con le credenziali Spid è possibile accedere ed inviare la dichiarazione dei redditi sul sito dell’Agenzia delle Entrate o effettuare pratiche d’impresa oppure accedere alle reti Wi-fi pubbliche.

Lo Spid prevede tre diversi livelli che permettono l’accesso a tre tipologie di servizi:

  • le credenziali di livello I permettono di accedere ai servizi online tramite un nome utente ed una password scelti dall’utente;
  • le credenziali di livello II sono dedicate ai servizi che richiedono un grado di sicurezza ulteriore (ad esempio quelli fiscali) e consentono l’accesso attraverso un nome utente e una password insieme a una one-time-password;
  • le credenziali di livello III prevedono l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di dispositivi fisici (smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità. Tipicamente serviranno ad abilitare pagamenti digitali.

Come fare ad ottenere Spid?

Per ottenere le tue credenziali Spid bisogna rivolgersi a Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida. Questi soggetti (detti identity provider) offrono diverse modalità per richiedere e ottenere Spid. Per richiedere e ottenere le credenziali Spid sono necessari: un documento di identità valido (carta di identità o passaporto) e la tessera sanitaria. Serve anche: un indirizzo e-mail e il numero di telefono del cellulare usato normalmente (anche se il richiedente non è del contratto telefonico). Per i residenti all’estero la procedura è simile. Anche in questo caso sono infatti necessari numero di cellulare (anche se l’abbonamento è sottoscritto con un operatore mobile estero) un indirizzo e-mail, un documento di identità italiano valido tra cui carta di identità, passaporto, patente e un documento che certifichi il codice fiscale. Il gestore dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente.

Come avviene l’autenticazione dell’utente?

L’autenticazione può avvenire in presenza o a distanza. L’autenticazione in presenza prevede l’esibizione di documentazione cartacea e moduli sottoscritti e può avvenire presso una sede fisica del gestore dell’identità oppure a domicilio su appuntamento (ad esempio Poste Italiane offre la possibilità che un postino possa accertare l’identità direttamente a casa del richiedente).

L’autenticazione a distanza può avvenire in due modalità tramite “identificazione a vista da remoto via webcam oppure identificazione informatica tramite documenti digitali di identità (l’utente viene identificato sulla base della verifica digitale di credenziali informatiche già in proprio possesso).

Spid è gratuito?

Le credenziali Spid si possono richiedere gratuitamente a uno dei soggetti abilitati (Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim o Lepida). Aruba, Infocert, Poste, Tim e Lepida oltre alla modalità di erogazione gratuita, offrono anche modalità di registrazione a pagamento.

Chi può richiedere Spid?

Spid può essere richiesto da tutti i cittadini italiani – o dotati di permesso di soggiorno e residenti in Italia – che abbiano compiuto il 18esimo anno di età. Inoltre, al momento, il responsabile legale della società può richiedere e utilizzare la propria identità digitale per accedere e utilizzare i servizi online dedicati all’impresa.

È possibile avere più di un’identità digitale?

È possibile richiedere più di una identità digitale – anche con diversi livelli di sicurezza – con l’opportunità di rivolgersi a differenti gestori di identità digitale. Ogni cittadino è libero di scegliere l’identity provider che preferisce.

Cosa fare nel caso di smarrimento delle credenziali Spid?

Ogni indentity provider ha abilitato una procedura di recupero dati nella pagine web dedicata al servizio. È sufficiente seguire le linee guida lì pubblicate.

Qual è la differenza tra Spid e Carta nazionale dei servizi?

I due strumenti hanno usi e scopi in parte diversi e in questa prima fase di implementazione del sistema Spid coesisteranno. A differenza della Carta Nazionale dei Servizi – che non è completamente dematerializzata – per l’uso dell’identità Spid non è necessario alcun lettore di carte e può essere utilizzata in diverse modalità (da computer fisso o da mobile).

I cittadini dotati di Carta nazionale dei servizi potranno continuare ad utilizzarla ancora, una volta ottenute le credenziali Spid?

Nella prima fase di avvio del sistema pubblico di identità digitale la necessità è quella di far coesistere il sistema di autenticazione tramite Spid con quelli già esistenti.
La progressiva implementazione del sistema da parte della pubblica amministrazione farà sì che tutti i servizi online siano accessibili tramite Spid.

A quali servizi si può accedere tramite Spid?

Tra i servizi più diffusi spiccano senz’altro quelli online di Inps e di Agenzia delle Entrate. In ambito sanitario il pin unico consente di prenotare al Cup le prestazioni mediche, consultare il fascicolo sanitario elettronico. Servizi anche nel settore scolastico: oltre all’iscrizione online, sono disponibili anche diverse agevolazioni e contributi, come la Carta del docente o il Bonus Cultura per i 18 enni, incentivi per accedere ai quali è obbligatoria l’identità digitale. Da qualche mese è accessibile via Spid anche il “cassetto digitale” impresa.italia.it – realizzato da InfoCamere per conto delle Camere di Commercio – mette a disposizione le informazioni ufficiali sulla propria azienda, contenute nel Registro delle Imprese. Inoltre a parture da marzo 2019 è possibile dare richiesta del reddito di cittadinanza tramite pun unico.

Ecco la lista completa dei servizi

  • Agricoltura, pesca, silvicoltura e prodotti alimentari
  • Servizi INAIL
  • Ambiente
  • Edilizia
  • Servizi INAIL
  • Servizi di pagamento,
  • controllo pagamenti,
  • tasse e tributi
  • Visure,
  • controllo e consultazione dati
  • Economia e finanze
  • Anagrafe
  • Fatturazione elettronica
  • Finanziamenti
  • Invio e richiesta documenti
  • Richieste e prenotazioni
  • Servizi INAIL
  • Servizi INPS
  • Servizi di Certificazione e Autocertificazione
  • Servizi di pagamento,
  • controllo pagamenti,
  • tasse e tributi
  • Utilità
  • Giustizia, sistema giuridico e sicurezza pubblica
  • Servizi INPS
  • Utilità
  • Governo e settore pubblico
  • Anagrafe
  • Edilizia
  • Invio e richiesta documenti
  • Iscrizione a servizi
  • Richieste e prenotazioni SUAP Sportello Unico Attività Produttive
  • Servizi INAIL
  • Servizi INPS
  • Servizi di Certificazione e Autocertificazione
  • Servizi di avvisi e notifiche
  • Istruzione, cultura e sport
  • Finanziamenti
  • Iscrizione a servizi
  • Richieste e prenotazioni
  • Servizi Audio, Video e Multimediali
  • Servizi INAIL
  • Servizi INPS
  • Servizi Scuola e Università
  • Servizi di pagamento,
  • controllo pagamenti,
  • tasse e tributi
  • Visure,
  • controllo e consultazione dati
  • Popolazione e società
  • Anagrafe
  • Finanziamenti
  • Iscrizione a servizi
  • Servizi Sociali e della Comunità
  • Servizi di Certificazione e Autocertificazione
  • Servizi di avvisi e notifiche
  • Servizi di connettività pubblica
  • Servizi per la viabilità
  • Regioni e città
  • Portali del cittadino
  • Visure,
  • controllo e consultazione dati
  • Salute
  • Anagrafe
  • Fascicolo Sanitario Elettronico
  • Servizi INAIL
  • Servizi INPS
  • Servizi Sanitari
  • Visure,
  • controllo e consultazione dati
  • Scienza e tecnologia
  • Servizi INAIL
  • Trasporti
  • Invio e richiesta documenti
  • Servizi INAIL
  • Servizi di Certificazione e Autocertificazione
  • Utilità

Articolo originariamente pubblicato il 08 Ott 2020

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