AGENDA DIGITALE

Spid, inizia il countdown: via alle candidature per diventare provider

Dal 15 settembre le società interessate possono presentare la domanda ad Agid che darà l’ok in 180 giorni. Si punta a rilasciare i primi pin a dicembre

Pubblicato il 14 Set 2015

spid-identità-digitale-150722160732

E’ fissata per domani la prima tappa per il lancio dell’identità digitale, il cosiddetto Spid, che permetterà con un Pin unico di accedere a tutti i diversi servizi online della pubblica amministrazione, dal fisco alla sanità. Il 15 settembre à infatti la data in calendario per il via all’accreditamento dei gestori delle identità digitali, ovvero le aziende che rilasceranno lo Spid.

Nella fase sperimentale hanno partecipato, proprio in qualità di identity provider Telecom Italia, Poste Italiane e Infocert.

Da domani tutte quelle società che intendono farsi avanti potranno presentare le loro candidature, dopo di che l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) si prenderà del tempo – c’è un termine massimo di 180 giorni – per analizzare le domande, verificare i requisiti previsti e quindi abilitare le società che risultano in regola. L’obiettivo è concludere l’operazione al massimo per dicembre cosi’ da potere essere in grado di consegnare il primo Spid sempre per fine anno.

Nel frattempo non mancheranno iniziative per accompagnare la PA a sviluppare Spid: il 21 settembre è infatti in programma sul tema un incontro, organizzato da Agid e Funzione pubblica, con i responsabili tecnici e i vertici amministrativi delle pubbliche amministrazioni centrali (con le Regioni era stato a luglio). Inoltre si attende a breve il decreto attuativo della riforma Madia, che darà applicazione alla Cittadinanza Digitale.

Lo scorso 28 luglio l’Agenzia per l’Italia digitale ha pubblicato i regolamenti tecnici per l’avvio del Sistema Pubblico di Identità Digitale, frutto della collaborazione con il Garante Privacy.

Nel dettaglio si tratta di quattro regolamenti: il primo recante le caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale; il regolamento recante tempi e modalità di adozione del sistema da parte delle pubbliche amministrazioni e delle imprese; lo schema di regolamento concernente l’accreditamento dei gestori di identità digitale e, infine, il regolamento relativo alle regole necessarie ai gestori di identità digitale per il riuso delle identità pregresse.

Lo Spid sarà “a costo zero per il cittadino – ha spiegato in quell’occasione il dg di Agid Antonio Samaritani – Verrà rilasciato gratis a cittadini e imprese. Infatti, precisa Samaritani, la gratuità riguarda “l’ identità digitale di tipo uno e due”, ovvero che corrisponde ai primi due livelli di sicurezza, quelli che permetteranno al cittadino di accedere alla maggior parte dei servizi digitali della PA, al livello tre invece è associato un supporto materiale, una smart card”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati