ISTRUZIONE

Stop a Internet in 3800 scuole, ma il Miur: “Presto un nuovo piano di connessione”

Una nota della Direzione generale per gli studi, la statistica ed i sistemi informativi comunica la fine del progetto Spc scuole. Ma si punta molto più in alto. Giovanni Biondi: “Novità nell’Agenda digitale”

Pubblicato il 20 Set 2012

Federica Meta

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Dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse le connessioni internet di 3800 scuole italiane. Una nota della Direzione generale per gli studi, la statistica ed i sistemi informativi del Miur comunica la dismissione delle linee internet del progetto Spc scuole che aveva permesso a questi istituti di dotarsi di connessione Internet (di tipo Adsl laddove disponibile, di tipo satellitare nelle zone di digital divide) non riuscendo ad averla acquisita autonomamente dagli operatori di mercato oppure usufruendo di quello messo a disposizione dall’ente locale.

Il motivo del taglio alle connessioni? Soprattutto di natura economica dato che quei collegamenti erano interamente a carico della Direzione del Miur. “Negli anni gli stanziamenti finanziari necessari a garantire la gestione e lo sviluppo dell’intero sistema informativo oltre che della rete dati – spiega la nota n. 4173 del 12.09.2012 – hanno subito forti riduzioni mettendo in seria difficoltà questa Direzione la quale, suo malgrado, si trova costretta a perseguire un’opera di razionalizzazione per evitare l’aggravarsi di un’esposizione debitoria già pesante nei confronti del fornitore”.

A determinare la decisione anche motivi di eventuale discriminazione nei confronti di altre scuole. “Non va sottovalutato – prosegue il Miur – il fatto che l’intervento economico sostenuto in questi anni in favore di una parte – minoritaria – di istituti può apparire discriminatorio nei confronti della maggior parte delle scuole che, in qualche modo, sono riuscite a non pesare sul bilancio di questa Direzione”.

Ma il responsabile del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali da cui dipende la direzione, Giovanni Biondi annuncia al sito agendadigitale.eu: “Nell’Agenda digitale prevediamo un piano di cablature e connessione delle scuole”. E puntualizza: “Spc è un progetto finito e riguarda solo servizi in più, di segreteria. Non c’entra con la didattica”. Inoltre altre scuole in digital divide dovrebbero essere coperte dal piano nazionale banda larga del ministero allo Sviluppo economico che è ora in fase di approvazione: si tratta di risorse comunitarie di 1,08 miliardi di euro che serviranno principalmente a dare banda larga di base alle case.

Nel dettaglio, a partire dal prossimo 20 ottobre saranno dismesse tutte le linee ministeriali Fastweb (Adsl) e satellitari) del progetto Spc scuole, istallate presso le istituzioni scolastich; tutte le linee ministeriali Fastweb (Adsl) del progetto Spc scuole istallate presso gran parte (71) degli Ambiti Territoriali Provinciali; tutti i servizi di connessione e sicurezza centralizzati al Ced di Monte Porzio Catone, nonché l’helpdesk di Fastweb dedicato al progetto.

In osservanza di quanto previsto dal Cad, che istituiva il Sistema Pubblico di Connettività (Spc), nel 2008 la Direzione generale per gli studi, la programmazione e per i sistemi informativi del Miur ha stipulato con il Rti (Raggruppamento Temporaneo d’Impresa) guidato da Fastweb, un contratto per la fornitura alle scuole dei servizi di connettività e sicurezza previsti dall’Spc.

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