Saranno Telecom Italia e Poste italiane a “firmare” la Cec-Pac,
la posta elettronica universale voluta dal ministro della PA e
Innovazione, Renato Brunetta, per permettere ai cittadini di
dialogare più velocemente con le amministrazioni pubbliche.
“Entro trenta giorni ministero siglerà il contratto con le due
aziende che saranno le fornitrici del nuovo servizio”, fanno
sapere da Palazzo Vidoni al Corriere delle Comunicazioni.
“La e-mail certificata partirà ad aprile – ha precisato
Brunetta nel corso della confrenza stampa per la firma del
protocollo di intesa con Google sui servizi online nella PA -.
Contiamo di attivare, già nel primo mese circa 30mila
caselle”.
Lo scorso 25 gennaio il Dipartimento per la Digitalizzazione della
pubblica amministrazione e l'Innovazione tecnologica (Ddi)
aveva comunicato che il raggruppamento temporaneo di impresa
costituito da Poste Italiane, Postecom e Telecom Italia era
risultato primo in graduatoria nella fase di selezione delle
offerte per la Pec “universale”.
Si vede che l’accordo virtuoso tra i due colossi, che possono
mettere a disposizione sia un prestigioso know how tecnologico
(Telecom) sia una forte presenza sul territorio (Poste Italiane),
ha ben risposto alle esigenze del ministro Brunetta che nel dare il
via alla gara aveva sottolineato: “Dobbiamo garantire una reale
capillarità del servizio. Non ci possiamo permettere di lanciare
un progetto Paese come la Pec senza che effettivamente tutti i
cittadini possano comodamente accedervi”.
Stando a quanto previsto dal Dpcm che norma il servizio, infatti,
per dotarsi di una e-mail certificata è necessario recarsi di
persona presso gli sportelli abilitati.
A settembre il Corriere delle Comunicazioni aveva
anticipato l'intenzione di TI e Poste di allearsi per
partecipare al bando di gara da 50 milioni di euro per
l’erogazione del servizio.