L'INTERVISTA

Tenan: “Nella PA scegliere l’innovazione di qualità”

Il direttore Public Sector di Microsoft Italia: “Servono progetti che qualifichino la spesa. Cloud e Uc aiutano a realizzare l’Agenda digitale”

Pubblicato il 18 Giu 2013

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“L’attuale fase di austerity pone crescenti vincoli agli enti pubblici che devono fare i conti con risorse sempre più limitate, ma il modo migliore per far fronte a queste sfide non è operare tagli indiscriminati, bensì selezionare progetti d’innovazione sostenibile nell’ottica di una maggiore qualità della spesa pubblica”.
Rita Tenan, direttore della Divisione Public Sector di Microsoft Italia, sintetizza così la “filosofia” dell’azienda rispetto alle esigenze della PA.
La scarsità di risorse nell’amministrazione italiana potrebbe rappresentare un forte ostacolo alla realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale, non crede?
Le difficoltà attuali devono rappresentare un motore di cambiamento più che un freno. È necessario ripensare i processi e le modalità di lavorare con l’obiettivo di ridurre, sì, i costi, ma migliorando al contempo i servizi. E, in questo senso, le tecnologie possono essere d’aiuto: pensiamo ai vantaggi del cloud computing oppure alla comunicazione integrata. Si tratta di sistemi che possono facilitare la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale senza perdere di vista le sfide connesse alla spending review.
Quali sono le strategie di Microsoft per l’Agenda digitale?
Il sostegno per la modernizzazione della Pubblica amministrazione è uno dei pillar fondamentali del piano di intervento triennale sviluppato da Microsoft per contribuire alla crescita e alla competitività del sistema Paese. Intendiamo mostrare agli enti centrali e locali le grandi opportunità offerte sia dal cloud computing – in termini di semplificazione delle soluzioni tecnologiche e di risparmio sui costi di adozione e gestione delle stesse – sia dalle cosiddette “Smart City”. Le città intelligenti, infatti, sono in grado di garantire ai cittadini servizi più evoluti ed efficienti in modalità partecipativa, attraverso la diffusione dei dati pubblici in maniera trasparente e facilmente accessibile. Particolare attenzione infine viene data alla comunicazione digitale unificata che crediamo sia un importante leva di efficienza e crescita.
Ci spiega perché?
In questo periodo di austerity, la digitalizzazione della Pubblica amministrazione è una priorità non più procrastinabile nel Paese e l’adozione di soluzioni di comunicazione digitale unificata fa la differenza in questo senso, poiché consente in tempi brevi di ridurre i costi di funzionamento dell’apparato burocratico, di migliorare la collaborazione e le performance dei dipendenti e di semplificare le relazioni con cittadini e imprese. A sostenere questo nostro punto di vista ci sono i numeri. Un’analisi realizzata da Microsoft e Netics stima che la diffusione delle tecnologie di comunicazione integrata e collaborazione (presenza, messaggistica, audio/video/web conferencing) negli enti pubblici in Italia potrebbe generare risparmi pari a circa 1.380 euro/anno per dipendente, con un valore assoluto complessivo a livello di Sistema Paese superiore ai 2,9 miliardi di euro/anno.

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