Banda ultralarga per collegare tutti i siti turistici e culturali, una rete wi-fi diffusa e federata con un sistema di accesso unico, accessibile con il sistema pubblico di identità digitale (Spid), dati pubblici e privati aperti, con standard e regole di utilizzo che consentano lo sviluppo di servizi.
Questi i principali impegni del Protocollo d‘intesa per il turismo che è stato firmato oggi al Ministero dei beni e delle attività culturali dal sottosegretario al Mibact con delega al turismo Dorina Bianchi, dal sottosegretario al Mise con delega alle telecomunicazioni, Antonello Giacomelli, e dal direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, Antonio Samaritani.
“La firma del protocollo è un ulteriore tassello che aggiungiamo al cammino dell’Italia verso il cambiamento e al processo di modernizzazione della PA – evidenzia Bianchi – Creeremo un sistema digitale che renderà maggiormente fruibile il nostro patrimonio artistico, naturale e culturale e che ci permetterà di promuovere il brand Italia nel Mondo. Il protocollo è una parte integrante del Piano Strategico del Turismo, che sarà pronto entro la fine di luglio, e nel quale le nuove tecnologie ricoprono una parte consistente e strategica. Infatti, in coerenza con il Piano del turismo saranno avviate subito e realizzate entro gennaio 2017 3 sperimentazioni di allestimenti di reti wi-fi: la prima nelle aree balneari di grande attrazione, collegandole alle ricchezze e alle risorse dell’entroterra; la seconda nei 51 siti Unesco, nelle 18 città della cultura e a Matera 2019; la terza nei luoghi di porte di accesso all’Italia per il turismo internazionale quali, ad esempio, aereoporti, porti e autostrade. La promozione e la valorizzazione oggi viaggiano soprattutto on line e per questo puntiamo sulla banda larga e le nuove tecnologie per implementare i flussi turistici. La maggior parte delle prenotazioni avviene sul web, ormai lo strumento principale per intercettare il mercato. Oggi abbiamo la grande occasione di costruire un grande edificio digitale sostenibile, accessibile e innovativo”.
L’obiettivo del protocollo è la creazione di nuovi servizi digitali nell’ambito del turismo in grado di “facilitare l’accesso di cittadini e visitatori al patrimonio artistico, naturale e culturale” e di “creare un ambiente fertile per il settore privato all’interno del quale sviluppare applicativi e servizi a valore aggiunto”.
Il protocollo avrà la durata di tre anni, prorogabile di altri due, e per la sua attuazione sarà costituito un tavolo tecnico al quale parteciperanno due rappresentanti di Mibact, Mise e Agid.
“Oggi Internet sta modificando profondamente e velocemente il business del turismo e la fruizione della cultura: occorre integrare il più possibile i servizi perché il digitale accompagni tutta l’esperienza del visitatore”, ha ricordato Giacomelli.
Per il direttore dell’Agid, Antonio Samaritani “Spid rappresenta un’opportunità fondamentale per la creazione di servizi digitali di nuova generazione orientati alle esigenze del cittadino. Il turismo è uno degli ambiti che più devono fare da traino nel percorso di digitalizzazione del paese”.