Si chiama "Progetto Auror@" ed è il portale Web che
consentirà alle parti del processo un accesso telematico agli atti
e ai documenti che costituiscono il fascicolo digitale, eliminando
montagne di carta, tempi morti, sprechi di risorse, e consentendo
un migliore impiego di personale. A lanciarlo, prima in Italia, è
la Regione Puglia, nelle Procure di Bari e Lecce. L’iniziativa è
stata presentata oggi in conferenza stampa al ministero della
Giustizia, dal guardasigilli, Angelino Alfano, e dal governatore
Nichi Vendola.
Il progetto consente, attraverso un sistema di scannerizzazione e
catalogazione del cartaceo e di acquisizione dei documenti prodotti
in formato digitale, la rapida digitalizzazione e classificazione
di tutti gli atti giudiziari non più coperti da segreto
istruttorio. Questi saranno consultabili in rete attraverso parole
chiave: in questo modo sarà creato un archivio informatico
destinato a sostituire quello cartaceo.
La soluzione, sviluppata sperimentalmente in Puglia, con un costo
di poco più di 8 milioni di euro (che riguarda però anche altri
progetti di informatizzazione della pubblica amministrazione), è
pronto per essere adottato come software ufficiale del ministero
della Giustizia ed esteso ad altri uffici giudiziari italiani. Una
rivoluzione che dovrebbe cancellare quelle "esperienze di tipo
felliniano" – – secondo la definizione di Vendola – a cui si
assiste negli uffici giudiziari per il quale,
"all'incontinenza cartacea spesso corrisponde
l'impossibilità di soddisfare la domanda di giustizia dei
cittadini".
Di "mettere al centro la persona" ha parlato anche il
ministro Alfano per il quale, "il processo breve è anche e
soprattutto la riforma che avviene nei nostri uffici
giudiziari". Il guardasigilli auspica un sistema
all'insegna della modernità, "non si capisce perché i
cittadini viaggino alla velocità di Internet e la giustizia a
quella della carta e della penna".
Soddisfatti anche il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, e
quello di Lecce, Cataldo Motta, presenti alla conferenza stampa,
che sottolineano il ruolo della Puglia come "laboratorio di
Giustizia" e il grosso alleggerimento per l'organizzazione
degli uffici giudiziari, grazie al Progetto. Quanto al rischio di
fuga di notizie che potrebbe derivare dalla digitalizzazione,
Alfano spiega che "bisognerà mettere in atto la
tracciabilità informatica" degli utenti del servizio.