La circolare del ministro Brunetta sui certificati di malattia
online mette finalmente la parola fine alla querelle con i medici
risolvendo il problema, più volte sollevato dalla categoria, del
sistema sanzionatorio.
"Il provvedimento affronta nello specifico il tema della
responsabilità dei medici in caso di violazione della normativa
– dichiara il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo –
e risolve il problema delle sanzioni a carico dei professionisti.
Nei casi di malfunzionamento del sistema generale o di guasti del
sistema utilizzato dal medico, il professionista non viene
considerato colpevole. Le sanzioni – prosegue Milillo – saranno
perciò applicate solo quando c’è dolo e colpa grave del medico
e all’interno dei normali procedimenti disciplinari previsti dai
contratti e dalle convenzioni. L’uso del call center non sarà
obbligatorio quando i tempi saranno incompatibili con il dovere
primario del medico di assolvere agli obblighi assistenziali e si
potrà utilizzareil cartaceo. La circolare – sottolinea il
segretario – rappresenta perciò un importante strumento per
superare le criticità contingenti e restituire ai medici un minimo
di serenità nell’introduzione di questa importante
innovazione”.
L’auspicio della Federazione è che gli orientamenti concordati
con il Ministero della Funzione Pubblica possano trovare definitivo
consolidamento con la modifica legislativa che ne recepirà i
contenuti.
“Ringrazio il ministro Brunetta – commenta Milillo – per aver
accolto le indicazioni presentate in modo unitario dai sindacati
medici e per aver mantenuto la parola data anche di fronte a
istanze volte a modificarle. Grazie anche al ministro Ferruccio
Fazio per l’attenzione riservata al problema e l’azione
stabilizzante assicurata anche nei momenti di massima
tensione".
Soddisfazione anche da parte del presidente nazionale Cimo-Asmd,
Riccardo Cassi: “È stato riconosciuto lo spirito collaborativo
della categoria per affrontare un problema urgente che riguardava
milioni di cittadini- dichiara Cassi- e il ministro si è impegnato
a risolvere i problemi tecnici che tuttora permangono. Un confronto
su temi concreti e l'unione delle sigle sindacali in difesa dei
problemi comuni – sottolinea il presidente – ha consentito di
arrivare a una soluzione che soddisfa buona parte delle richieste
dei medici”