Ci sarà il prossimo venerdì l’incontro tra il ministro Brunetta
e camici bianchi. A renderlo noto un comunicato del ministero della
PA e Innovazione. “Si rende noto che il ministro per la Pubblica
amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta – si legge – ha
convocato a Palazzo Vidoni per venerdì 11 febbraio i
rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici (pubblici
e convenzionati) per l’esame delle questioni riguardanti
l’entrata a regime delle certificazioni mediche online”.
Sul tavolo l’annosa questione delle sanzioni a carico del medici
inadempienti, entrate in vigore ufficialmente il 1° febbraio, a
cui i medici si oppongono fermamente,
chiedendone la sospensione “finché – ha chiarito più
volte la Fimmg – il sistema non sarà perfettamente a regime”.
Sistema che, proprio il 1° febbraio, ha dato non pochi problemi:
la Sogei, che gestisce la piattaforma informatica dei
Web-certificati, è dovuta intervenire per riparare un guasto,
inviando una e-mail di avviso ai professionisti avvisandoli dei
“lavori in corso”. Nei giorni successivi invece – sempre
stando alla comunicazioni della Fimmg e dei sindacati – a dare
problemi è stato il call center, dove possono accedere i medici
che non hanno in dotazione una connessione Internet o un Pc:
“Troppo lunghi i tempi attesa (che oscillavano tra il quarto
d’ora e la mezz’ora)”.
Il ministero, dal canto suo, ha fatto subito sapere le multe
scattano solo nel caso in cui ci sia il “dolo” da parte del
medico e non per “questioni di natura tecnica indipendente dalla
loro volontà”. “Così come previsto dalla legislazione vigente
e dalle circolari applicative in materia di trasmissione online dei
certificati di malattia dei lavoratori dipendenti – precisano dal
ministero – nessuna sanzione potrà essere comminata ai medici che
a causa degli inconvenienti tecnici riscontrano delle difficoltà a
utilizzare la nuova procedura”.
Intanto cresce la quota di documenti inviati online. Secondo gli
ultimi dati resi noti dall’Inps nella prima settimana di pieno
regime dell’invio telematico dei certificati online sono stati
spediti via web all’istituto ben 476.824 certificati, con un
aumento rispetto alla settimana precedente del 31%.
Nella sola giornata di oggi sono stati trasmessi online 96.524
documenti, con un incremento rispetto allo scorso venerdì del 52%.
La distribuzione a livello territoriale è la seguente: 17.642 in
Lombardia, 12.152 in Lazio, 8.903 in Veneto, 8.135 in Sicilia,
7.762 in Emilia Romagna, 7.698 in Campania, 6.874 in Piemonte,
5.371 in Toscana, 4.859 in Puglia, 3.692 in Calabria, 2.215 in
Friuli Venezia Giulia, 2.138 in Liguria, 2.094 in Marche, 1.806 in
Sardegna, 1.431 in Abruzzo, 1.054 in Umbria, 906 in Provincia di
Bolzano, 857 in Provincia di Trento, 512 in Basilicata, 254 in
Molise, 169 in Valle d'Aosta.
I dati indicano che nei dieci mesi di operatività del nuovo
sistema sono stati inviati telematicamente quasi 4,2 milioni di
documenti. Complessivamente, il flusso di trasmissione a livello
locale è così ripartito: 1.315.331 in Lombardia, 571.354 in
Lazio, 365.390 in Veneto, 282.504 in Emilia Romagna, 274.364 in
Sicilia, 251.712 in Campania, 161.394 in Piemonte, 144.650 in
Puglia, 134.178 in Toscana, 132.644 in Marche, 108.372 in Calabria,
84.170 in Abruzzo, 66.252 in Provincia di Bolzano, 51.661 in
Liguria, 49.080 in Sardegna, 43.137 in Provincia di Trento, 42.055
in Friuli Venezia Giulia, 41.073 in Umbria, 28.613 in Basilicata,
14.925 in Molise, 14.575 in Valle d'Aosta.
Secondo le stime di Inps e Palazzo Vidoni in un anno saranno
inviati circa 25 milioni di di certificati per via telematica.