Nessuna semplificazione del sistema e ancora troppe responsabilità
finanziarie in capo ai medici. Lo Snami, Sindacato Autonomo dei
Medici Italiani, boccia la circolare sui Web-certificati emanata
dal ministro Brunetta nei giorni scorsi, che circoscrive i casi in
cui si applicano le multe ai medici inadempienti. Senza fare cenno
– secondo lo Snami – a questioni altrettanto dirimenti come le
connessioni Adsl e la questione dell'adeguamento dei
software.
"Siamo allibiti dei consensi, ma non sorpresi – dice il
presidente Snami, Angelo Testa – Non si è semplificato il sistema,
si lascia che il Medico paghi di tasca propria l'adeguamento
del software di ambulatorio, si continua a dover stampare una copia
cartacea, non c'è la fornitura delle linee e Adsl da parte
delle Regioni come previsto dalle norme. Fatemi capire per che cosa
ringraziare! Si faccia un sondaggio e si veda come la stragrande
maggioranza dei Medici non esprime alcuna soddisfazione".
Lo Snami "aveva sin dall'inizio esposto delle forti
preoccupazioni per le criticità delle certificazioni di malattia
online e ancor di più esprime oggi grandi perplessità sulle nuove
incombenze dei prossimi mesi: esenzione per reddito e ricetta
online. Si era dissociato dalle richieste presentate dagli altri
Sindacati, ritenendole leggere e inidonee alla soluzione del
problema. Aveva controproposto tra l'altro uno snellimento del
certificato dell'80% ed una partenza nella trasmissione online
solo quando il sistema sarebbe stato a regime per tutti i
prescrittori della Sanità, riservandosi di monetizzare in altra
sede la nuova incombenza".
Secondo la circolare da Brunetta "affinché si configuri
un’ipotesi di illecito disciplinare devono ricorrere sia
l’elemento oggettivo dell’inosservanza dell’obbligo di
trasmissione per via telematica, sia l’elemento soggettivo del
dolo o della colpa” che risulta “escluso nei casi di
malfunzionamento del sistema generale” e di “guasti o
malfunzionamenti del sistema utilizzato dal medico”.