“Vogliamo concentrare le risorse su azioni di sistema e sull’innovazione dell’Agenda digitale Lazio per eliminare il digital divide e portare la banda larga in tutti i comuni e le aree produttive”. Lo ha annunciato oggi il presidente delle Regione Lazio, Nicola Zingaretti, annunciando la strategia digitale del sua giunta. Oltre alla banda larga l’attenzione si concentrerà anche su Open data, open sanità e open bilancio. “’Daremo pubblicità a tutti gli atti, le prestazioni, i risultati, i profili professionali e le relative retribuzioni. Pubblicheremo on line i verbali dei Consigli di amministrazione delle società – ha spiegato Zingaretti, parlando davanti al Consiglio regionale – Attiveremo il Portale OpenLazio, potenziando gli attuali strumenti, per distribuire e rendere pienamente utilizzabili i dati digitali liberati dalla Regione. Sosterremo in ogni ambito l’utilizzo di software libero e open source”.
“Realizzeremo – ha puntualizzato – una cartografia intelligente e interattiva per consentire la leggibilità i dati in rapporto alla loro distribuzione sul territorio, in particolare per quanto riguarda la dislocazione dei servizi, i piani regolatori e altre informazioni carattere urbanistico, il patrimonio artistico e culturale”.
Secondo Zingaretti “ non si può più prescindere dalla rivoluzione che Internet ha attivato determinando la possibilità di una nuova circolazione globale delle informazioni. Più libera e più trasparente. In grado di abbattere i vecchi canali e filtri di accesso all’agire politico. Capace di determinare nuove forme di protagonismo civico e nuovi movimenti. E di dare, così – ha proseguito il governatore del Lazio – rappresentanza a tanti che non l’avevano più, o che sentivano di non averla mai avuta”. “Su Open Data, Open Sanità e Open Bilancio abbiamo assunto un impegno chiaro, e vogliamo andare fino in fondo. Così come sulla definizione di nuove modalità di consultazione pubblica sulle principali leggi e sugli indirizzi di governo”.
“La democrazia rappresentativa deve saper guardare ben al di là dei suoi confini e dei suoi metodi tradizionali, aprendosi anche a nuove forme di democrazia diretta e di partecipazione – ha evidenziato Zingaretti – Il tema dei nuovi strumenti di trasparenza, il tema delle nuove forme di partecipazione attiva dei cittadini non è più rinviabile, perché coincide ormai pienamente con il tema democratico”.
“In questo non possiamo non riconoscere l’immenso e sicuramente non da tutti adeguatamente compreso ruolo che la Rete ha assunto nella trasformazione e nell’innovazione dell’esercizio del potere e dei suoi vincoli. Un punto da cui non si può più prescindere nell’assunzione delle decisioni e nella definizione degli strumenti di governo”.