LE STIME

Gartner: la spesa IT tornerà a crescere nel 2021. Atteso rimbalzo del 2,8%ho c

Nell’area Emea giro d’affari a 1.075 miliardi di dollari. Ma la ripresa del prossimo anno non compenserà le perdite del 2020: si va verso una chiusura a -6,5%. John David Lovalock: “Sui risultati pesa l’effetto combinato del Covid-19 e della Brexit”

Pubblicato il 12 Nov 2020

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La spesa IT nell’area Emea registrerà un momento di flessione nel 2020, per tornare a crescere nel 2021. E’ quanto emerge dalle ultime previsioni formulate da Gartner, secondo cui il prossimo anno il settore si attesterà complessivamente su un valore di 1.075 trillion di dollari, con un +2,8% rispetto all’anno in corso. I dati delle previsioni per la fine del 2020 invece prevedono un calo del 6,5%.

“L’effetto combinato della Brexit e dell’emergenza Covid-19 provocherà un calo della spessa IT nel 2020 – spiega John David Lovelock, vicepresidente della distinguished research in Gartner – Prima della pandemia molte organizzazioni avevano programmato le loro strategie digitali prevedendo un passo costante e per il 2021 la prospettiva è quella di incrementare piuttosto che diminuire la velocità delle loro iniziative di business nel campo del digitale, finanziandole anche grazie a fondi che spostati da altre aree dell’IT”.

La spesa in ogni caso si prevede sia destinata a scendere in tutti i segmenti nel 2020, mentre nel 2021, man mano che le organizzazioni inizieranno a riconfigurare i loro business e i loro modelli operativi per il “new normal”, aumenteranno i loro livelli di spesa indirizzandoli alle aree dove saranno più necessari.

Nell’area Emea inoltre le aziende saranno chiamate a rispondere alle esigenze che sono emerse proprio durante l’emergenza sanitaria in corso. Questo comporterà un aumento sostenuto della spesa in device, che dopo una flessione del 15,1% nel 2020 tornerà in terreno positivo con un +1,7% nel 2021. Il settore dei notebook sempre più sottili e leggeri è così destinato a crescere di oltre il 10%, mentre le piattaforme desktop as a service arriveranno secondo Gartner a crescere del 60% nell’area Emea nel corso del prossimo anno. “La pandemia ho costretto molti lavoratori al lavoro da remoto – sottolinea Ranjit Atwal, vice presidente della ricerca in Gartner – per questo i pc portatili sono una necessità per queste esigenze, e le organizzazioni dell’area Emea focalizzeranno la loro attenzione su questo genere di spesa”.

La velocità con cui lo smart working si sta sviluppando cambia considerevolmente a seconda delle aree geografiche, e dipende dall’adozione dell’IT dalla cultura e dal tessuto produttivo. Gli Stati Uniti traineranno il mercato in termini di lavoratori da remoto nel 2021, che riguarderà il 52% della forza lavoro nazionale. Quanto all’area geografica dell’Europa, a guidare il gruppo sarà il Regno Unito dove gli smart worker rappresenteranno il 48% della forza lavoro, mentre in Germania e in Francia rappresenteranno rispettivamente il 38% e il 34%.

Gli investimenti in tecnologie a supporto dello smart working spingeranno per tutto l’arco dell’anno fino a rappresentare il 5% del comparto, mentre le piattaforme di contenuti e collaboration rappresenteranno il 17%, i software per la sicurezza l’11% e gli strumenti di unified communication in cloud il 4%.

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