Le app che rimandano a test psicologici distribuite su Facebook in Italia, informazioni su come vengono profilati gli utenti italiani per campagne attraverso Facebook Ads. Ma anche l’ammontare delle spese di sponsorizzazione e finanziamento di ricerche realizzate da terzi in campo psicologico-comportamentale, economico e politico. Accademici compresi.
Sono alcune delle domande poste da Agcom a Facebook e tornate in ballo ieri nel corso dell’incontro che si è svolto nella sede dell’authority, presente il presidente Marcello Cardani e un commissario, con la delegazione dei rappresentanti di Facebook guidata da Stephen Deadman, global deputy chief privacy officer.
Sono stati affrontati i temi oggetto della richiesta di informazioni inviata da Agcom sulle attività dirette e indirette registrate nella piattaforma nel corso dell’ultima campagna elettorale, nonché sulle ripercussioni in Italia del caso Cambridge Analytica.
L’Autorità ha rappresentato alla delegazione di Facebook l’urgenza di fornire ulteriori informazioni e dettagli allo scopo di completare e ampliare le risposte fin qui pervenute. A questo scopo Agcom incontrerà nuovamente la società nel corso delle prossime settimane.