POST BREXIT

Data sharing, il Regno Unito punta a una nuova alleanza con gli Usa

Londra è in trattative anche con Australia e Corea del Sud per rinnovare le norme sul trasferimento dati. Si punta ad evitare alle imprese di implementare costose misure di conformità per condividere informazioni a livello internazionale

Pubblicato il 26 Ago 2021

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Instaurare nuove partnership sui dati per abbattere le barriere e stimolare il commercio dopo la Brexit. In questo consiste l’iniziativa che la Gran Bretagna sta intraprendendo con Paesi tra cui Stati Uniti, Australia, Corea del Sud e altri mercati in rapida crescita. Nelle previsioni, le partnership per l’adeguatezza dei dati avranno un effetto immediato: come spiegato dal Ministero del digitale in un comunicato, le organizzazioni non dovranno infatti implementare costose misure di conformità per condividere i dati personali a livello internazionale quando faranno affari.

La Gran Bretagna ha completato la sua uscita dall’orbita dell’Unione Europea alla fine del 2020, dando al governo i poteri per concludere accordi commerciali con altre nazioni in tutto il mondo.
“Significa riformare le nostre leggi sui dati in modo che siano basate sul buon senso, non sulla spunta di una casella”, ha affermato il ministro del digitale Oliver Dowden. “E significa sfruttare la leadership dell’Ufficio del Commissario per le informazioni per perseguire una nuova era di crescita e innovazione basate sui dati”.

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