Sembra che non ci sia una settimana in cui non arrivano cattive notizie per Mark Zuckerberg. Se non è un nuovo incidente per la privacy o un voto del parlamento del Regno Unito che accusa Facebook di trattare i suoi utenti contro le regole condivise e di manipolare la scena politica, al social network arrivano le attenzioni molto particolari della Commissione europea.
Seppure Facebook non sia attualmente nel mirino delle autorità di regolamentazione dell’Ue, potrebbe esserlo in un futuro molto vicino a causa del ruolo cruciale svolto dai dati che raccoglie, ha detto ieri il capo dell’Antitrust europeo.
I commenti del commissario europeo alla concorrenza Margrethe Vestager sono arrivati due settimane dopo che l’ufficio per al concorrenza tedesco ha stabilito che la più grande rete sociale del mondo ha abusato della sua posizione dominante sul mercato per raccogliere informazioni sugli utenti senza il loro consenso.
Vestager ha dichiarato che al momento non c’è nessun “dossier” Facebook per quanto riguarda il suo potere di manipolare il mercato, almeno per ora, ma nonostante ciò monitora il mercato molto attentamente e non esclude di intervenire. “Abbiamo alcune preoccupazioni. Una cosa – ha detto il commissario Ue in una audizione al Parlamento europeo – è che non abbiamo un caso aperto per adesso. Ma ciò non preclude che non apriremo dossier in futuro. Stiamo osservando il mercato da vicino”.
La Commissione europea ha in precedenza indicato che i problemi di Facebook potrebbero essere gestiti meglio dalle autorità preposte alla tutela della privacy piuttosto che dai regolatori della concorrenza. Vestager ha indagato giganti della tecnologia negli ultimi anni, tra cui Google e Qualcomm, e ha emesso multe di milioni di euro per aver abusato del loro potere di mercato. In questi giorni è circolata anche l’indiscrezione che Facebook sarebbe nelle fasi finali di negoziazione con l’antitrust americano per la più grande multa mai emessa nella storia.