Riaffermare la centralità del ruolo delle Autorità privacy nella definizione di principi e criteri fondamentali per la transizione digitale ponendosi a presidio dei diritti fondamentali collegati alla protezione dati. Ruolo divenuto ancora più cruciale nell’attuale emergenza pandemica. Valorizzare e promuovere le competenze delle Autorità privacy nel campo complesso e tutto in divenire dell’intelligenza artificiale e dei futuri sviluppi e applicazioni delle tecnologie ad essa collegate. Queste le due questioni proposte dall’Italia, recepite e messe nero su bianco dal primo G7 dei Garanti Privacy. (SCARICA QUI IL DOCUMENTO)
Coordinato dall’Autorità britannica (Ico – Information Commissioner’s Office) il meeting ha acceso i riflettori sulla necessità di individuare soluzioni condivise per rispondere alle più rilevanti questioni collegate alla protezione dei dati personali in particolare in relazione alle nuove problematiche e sfide delineate dalle tecnologie di nuova generazione e dall’emergenza pandemica. All’incontro hanno partecipato le Istituzioni che presiedono alla protezione dei dati in Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti d’America e, in veste di ospiti, rappresentanti dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e del Forum economico mondiale (Wef).
Per l’Italia, il Garante per la protezione dei dati personali è stato rappresentato dalla Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni. A chiusura del meeting, i Garanti presenti hanno concordato “sulla necessità di proseguire con cadenze regolari il positivo dialogo avviato, fermi restando gli altri ambiti di cooperazione internazionale in materia di protezione dati già esistenti. L’Italia è stata individuato come Paese ospitante l’incontro ufficiale delle Autorità di protezione dati del G7 previsto per il 2024”, si legge nel comunicato finale.