“Quando si approva una nuova legge dal Parlamento serve pensare a implementare le misure di tutela dei dati personale più che ad accelerare l’attivazione della legge”: è l’appello lanciato dal presidente dell’Autorità garante della Privacy, Antonello Soro, intervenendo al seminario Sogei sul General Data Protection Regulation, il nuovo regolamento europeo che entra in vigore il 25 maggio. “L’impegno a non disaccoppiare mai il binomio protezione dati-efficienza – ha detto Soro – dovrebbe essere la nostra bandiera”. Per questo la PA deve “porre in essere tutti gli sforzi possibili per garantire il rispetto dei parametri di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati”.
Nella nuova fase che sarà aperta dal Gdpr Sogei si pone l’obiettivo di fare da cabina di regia, è stato dichiarato nel corso del seminario: metterà a disposizione delle amministrazioni “conoscenze, esperienze, metodologia e approccio per definire congiuntamente una nuova best practice innovativa e divenire insieme riferimento nazionale per la Data Protection della PA”.
“L’entrata in vigore del Regolamento europeo rappresenta una grande sfida – ha detto l’Ad Sogei Andrea Quacivi – e Sogei continuerà attraverso la sua azione a mantenere e sviluppare sistemi e soluzioni organizzative e tecnologiche a tutela della sicurezza. Il valore dell’accountability è per noi elemento imprescindibile”.
Quacivi ha inoltre comunicato che il Dpo di Sogei sarà Fabio Lazzini, nominato dal cda del 19 marzo. Per il presidente di Sogei, Biagio Mazzotta, è essenziale “considerare la protezione dati personali come un elemento cardine a totale garanzia dei servizi che forniamo ai cittadini”.
Per il Paese si tratta ora di mettere in atto le nuove regole all’interno di un quadro dinamico che salvaguardi dati personali, sicurezza e efficienza. “La scommessa che noi dobbiamo vincere – dice Soro – passa non solo attraverso la nuova cornice giuridica europea, ma per la consapevolezza che la nuova normativa oltre ad essere un impegno oneroso è una grandissima opportunità”. Ora, per Soro, la fase di transizione verso il “nuovo quadro giuridico Ue” pone di certo “interrogativi e, non nego che ogni anche qualche preoccupazione in tutti noi”. Dunque, prosegue, “il percorso giusto sta nella condivisione“.
Dunque a Sogei spetta “una grande responsabilità”, essendo “la piattaforma più importante in cui sono contenute le informazioni sulla vita degli italiani e il luogo in cui i nostri dati sono conservati con maggiore sicurezza”. D’altra parte, queste informazioni, spiega, “se rese impropriamente disponibili o se cedute impropriamente a terzi possono rappresentare motivo di grande danno per gli individui ma anche un problema verso per la sicurezza della comunità nazionale”. Tuttavia, evidenza Soro, “la missione di Sogei sta anche nella partecipazione all’innovazione della PA: un grande onore e una grande responsabilità”. Per il presidente dell’authority l’azione dell’amministrazione economico-finanziaria “sarà tanto più efficace e apprezzata dai cittadini quanto più potrà garantire standard elevati di protezione dei dati personali, concorrendo al contempo a salvaguardare la sicurezza cibernetica” e “rafforzando la tutela di banche dati strategiche per il Paese”.