TRASPARENZA

Google aggiusta il tiro in Uk: annunciati una serie di impegni sul trattamento dati degli utenti

Definiti gli standard di progettazione e implementazione delle proposte del Privacy Sandbox, a seguito delle discussioni con l’Autorità per la concorrenza e il mercato del Regno Unito e con la comunità del web. Ora la consultazione pubblica, cui seguirà l’applicazione a livello globale

Pubblicato il 11 Giu 2021

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Google annuncia oggi una serie di impegni su come progetterà e implementerà le proposte di Privacy Sandbox, e su come tratterà i dati degli utenti nei propri sistemi negli anni a venire.  Questi impegni sono il risultato di molte ore di discussioni con il Cma (Autorità per la concorrenza e il mercato del Regno Unito) e più in generale con l’ampia comunità del web.
Il Cma sta ora chiedendo ad altre parti coinvolte del settore un’opinione sotto forma di consultazione pubblica, al fine di renderli giuridicamente vincolanti. Se il Cma accetterà questi impegni, Google lì applicherà a livello globale.

Verso un web sempre più privato e sicuro

“Come tante persone oggi, vogliamo che il web diventi sempre più privato e sicuro – scrive Google -. L’iniziativa Privacy Sandbox ha proprio questo obiettivo, attraverso lo sviluppo di nuovi strumenti pubblicitari che proteggano la privacy delle persone e prevengano forme di tracciamento nascoste, sempre supportando il modello pubblicitario che rende Internet aperto e libero. Fin dall’inizio del progetto, abbiamo sviluppato questi strumenti con grande trasparenza e ci siamo consultati in ogni fase con le parti coinvolte, per assicurarci che le soluzioni funzionassero non solo per Google, ma per tutti”.

Gli impegni proposti: nessun trattamento preferenziale per Google

Durante il processo di revisione, Google si impegna innanzitutto a mantenere “un dialogo aperto e costruttivo con il Cma e l’intero settore. Questo significa che informeremo attivamente sia il Cma che le parti coinvolte sulle scadenze, sulle modifiche e sui test relativi allo sviluppo delle proposte di Privacy Sandbox, sulla base dello stesso approccio trasparente che abbiamo seguito fino a oggi”.

La società si impegna inoltre a non creare identificatori alternativi per tracciare le attività delle persone mentre navigano sul web, né ad utilizzare tali identificatori nei propri prodotti, una volta eliminati gradualmente i cookie di terze parti.
“A partire da questo principio – chiarisce Google -, con il nostro impegno vogliamo confermare che una volta eliminati gradualmente i cookie di terze parti, i nostri prodotti pubblicitari non accederanno alla cronologia sincronizzata di navigazione su Chrome né ai dati di altri prodotti Google usati dagli utenti, per mostrare alle persone annunci specifici, oppure per misurarne l’efficacia, in ogni sito web. Inoltre, i nostri prodotti pubblicitari non accederanno alla cronologia sincronizzata di navigazione su Chrome, né agli account Google analytics dei publisher, per il tracciamento a fini pubblicitari di targeting e misurazione sui nostri siti, come per esempio la ricerca Google”.

Google si impegna infine a seguire “le stesse regole cui sono soggetti tutti, perché crediamo nei valori della competizione e del merito”. “I nostri impegni chiariscono che, man mano che le proposte di Privacy Sandbox verranno sviluppate e implementate – conclude -, tale lavoro non darà un trattamento preferenziale ai prodotti pubblicitari di Google o ai siti di Google”.

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