IL G7 DELLE AUTORITA’

Intelligenza artificiale, il Garante Privacy: “No a uso indiscriminato”

Nel documento finale dei lavori l’Italia accende i riflettori sui possibili rischi di “forme di sorveglianza massiva” con lo scopo di “controllare e manipolare i comportamenti degli individui” a partire dai dati personali

Pubblicato il 10 Set 2022

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No a un uso indiscriminato dell’intelligenza artificiale applicata ai dati personali che porti a forme di sorveglianza massiva con l’evidente scopo di controllare e manipolare i comportamenti degli individui a partire dai dati personali, raccolti, analizzati e incrociati in grandi quantità, varietà e velocità”: questa la richiesta del Garante Privacy italiano nel documento finale dei lavori del G7 delle Autorità per la protezione dei dati e la privacy che si è tenuto il 7 e l’8 settembre sotto la presidenza del Commissario federale tedesco per la protezione dei dati e la libertà di informazione -per il Garante italiano ha partecipato la vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni.

Il documento del G7 della Privacy

Il documento finale propone anche la costruzione di un’alternativa virtuosa all’uso dell’intelligenza artificiale da parte delle autorità pubbliche che tenga conto dei valori e dei principi dello Stato di diritto e del governo democratico. Sulla base dei risultati della riunione della tavola rotonda e delle riunioni dei gruppi di lavoro sulla cooperazione e la tecnologia per l’applicazione nel 2022, i Garanti dei paesi del G7 – rende noto l’Autorità italiana – continueranno a impegnarsi con l’obiettivo di sviluppare un piano d’azione e preparare i prossimi incontri, che saranno svolti sotto la presidenza dell’Autorità garante giapponese (Ppc) nel 2023.

Il G7 della Privacy

L’incontro si è svolto nel quadro del G7 Digital Track dei ministri digitali della Presidenza tedesca del G7 nel 2022 per discutere delle attuali questioni normative e tecnologiche degli sviluppi nel contesto del “Data Free Flows with Trust (Dfft)“. Il vertice – si legge nella nota del garante italiano – ha avuto come scopo anche quello di condividere le conoscenze sulle prospettive di “spazi di dati internazionali”, che rappresentano un approccio emergente alla condivisione di dati affidabile e volontaria all’interno e tra organizzazioni e settori, sia a livello nazionale che internazionale, per sostenere l’innovazione nel mondo accademico, nell’industria e nel settore pubblico.

I temi discussi nel vertice hanno riguardato, in particolare,  gli strumenti per il trasferimento internazionale dei dati, inclusa la certificazione; le tecnologie di miglioramento della privacy (Pet); gli standard di anonimizzazione; il rafforzamento dei principi di minimizzazione dei dati per affrontare le sfide della sorveglianza commerciale; il ruolo delle Autorità di protezione dati nella definizione e nella promozione di un modello etico e culturale per la governance dell’Intelligenza Artificiale.

Il Garante italiano ha proposto che le Autorità per la protezione dei dati e la privacy del G7, in quanto gruppo di Autorità dei sette sistemi socio-economici più importanti al mondo, indicassero un modello etico distintivo per la governance dell’intelligenza artificiale.

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