Suscitare l’interesse degli utenti e fornire loro uno strumento semplificato per essere al corrente della privacy policy delle aziende con cui entrano in contatto: potranno infatti, prima di sottoscrivere l’informativa, consultarla sottoforma di fumetto. Un modo per evitare, come spesso accade, che le informative privacy vengano sottoscritte senza essere lette e comprese dagli interessati. E’ l’iniziativa dell’Istituto italiano privacy, che ha ideato questo progetto in collaborazione con la Scuola fumetto di Cassino: si tratta di un motore di generazione automatizzata di privacy policy che potrà essere utilizzato gratuitamente dai titolari di trattamento dei dati, e che a tre giorni dal lancio può già contare su mille adesioni di enti, aziende, studi professionali e agenzie.
Per mettere a punto l’informativa “a fumetti” basterà seguire le istruzioni sul sito https://www.fumetto.istitutoitalianoprivacy.it e inserire le informazioni richieste (il nome del titolare del trattamento, la tipologia dei dati trattati, la finalità del trattamento, i termini di conservazione dei dati ecc.), e il generatore automatico creerà un documento pronto all’utilizzo, “particolarmente utile – spiega l’istituto italiano privacy – nel momento in cui è rivolto a soggetti con grado di attenzione più basso, come per esempio i più piccoli, che non hanno maturità tale da leggere una lunga informativa, spesso ardua da comprendere anche per un adulto”.
“Si tratta – spiega Luca Bolognini, il presidente dell’Istituto Italiano per la Privacy e ‘legal designer’ del motore automatizzato con Letizia Macrì – del primo progetto nel suo genere in Europa, reso possibile dal lavoro concertato di un team di informatici e legali in collaborazione con la Scuola Fumetto di Cassino. Il sistema è completamente gratuito e a disposizione della collettività: abbiamo voluto essere i primi in Italia e in Europa a immaginare l’informativa a fumetti e a farlo a favore di tutti. Progettare questo generatore automatico di privacy policy a fumetti è stata una divertente esperienza da ‘data protection designer’. L’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati (Iip) sta già ricevendo richieste da parte di aziende ed enti che vogliono crearsi la loro ‘storia’ personalizzata – conclude Bolognini – con l’aiuto del nostro know how. Ecco che, da un regalo alla collettività, si possono innescare belle opportunità di sviluppo per giovani ricercatori legali e informatici”.