IL SUMMIT

Privacy, intelligenza artificiale osservata speciale. I Garanti: “Attenzione ai diritti”

Libera circolazione dei dati basata sulla fiducia l’altro tema al centro del G7 delle Authorities organizzato a Tokyo. “Rafforzare la cooperazione internazionale”

Pubblicato il 22 Giu 2023

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Libera circolazione dei dati basata sulla fiducia, tecnologie emergenti e cooperazione internazionale nell’applicazione del quadro normativo. Sono queste le tre aree prioritarie su cui si è concentrato il G7 delle Autorità di protezione dati, che si è concluso ieri a Tokyo e che ha visto la partecipazione per il Garante privacy italiano della Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni. Al termine del summit, i Garanti hanno approvato un piano d’azione basato proprio su questi temi.

I risultati dei tavoli di lavoro

Per quanto riguarda la libera e responsabile circolazione dati (Free Data Flow with Trust, iniziativa lanciata dal premier Shinzo Abe nel 2019) si è evidenziato come l’incremento dei trasferimenti transfrontalieri dei dati, grazie alle opportunità offerte dal digitale, presenti dei vantaggi, ponendo però serie sfide alla protezione dei dati personali e alla privacy. Una circolazione dei dati libera, responsabile e basata sulla fiducia è dunque un obiettivo comune a tutti quei Paesi che condividono valori come libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto. E un elevato standard di protezione dati non può che essere un prerequisito per il libero flusso dei dati.

Sul piano delle tecnologie emergenti, nel riconoscere i benefici derivanti dall’affermazione dell’intelligenza artificiale, dei servizi in cloud o dell’Internet delle cose, il G7 dei Garanti ha sottolineato anche come queste tecnologie, se non controllate, possano causare danni e ledere i diritti e gli interessi degli individui.

Preoccupazioni sono state espresse a proposito del riconoscimento facciale e dell’intelligenza artificiale generativa. A quest’ultima, è stata dedicata una dichiarazione specifica, nella quale sono state ricordate le iniziative in corso da parte delle Autorità di protezione dati e sottolineata l’attività svolta dal Garante italiano nei confronti di ChatGpt.

Il documento invita le aziende sviluppatrici dovrebbero a porre attenzione ai requisiti legali e agli orientamenti delle Autorità di protezione dei dati sull’intelligenza artificiale, a garanzia della privacy e della tutela degli altri diritti umani fondamentali. I principi della protezione dati, a partire dalla “privacy by design” e dalla valutazione d’impatto, dovrebbero infatti essere integrati nella progettazione e nel funzionamento delle tecnologie di AI generativa.

Il tema fondamentale della cooperazione

Le Autorità del G7 hanno infine riaffermato la necessità della cooperazione internazionale e l’impegno a migliorarla per proteggere in maniera sempre più efficace i diritti e le libertà delle persone e offrire un quadro coerente alle imprese.

“Siamo fortemente impegnati a rafforzare la nostra cooperazione, affrontare le sfide identificate nelle tre aree prioritarie, adempiere alle nostre responsabilità e delineare il percorso verso un elevato livello di protezione dei dati e privacy”, ha commentato la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni, dando appuntamento al G7 Privacy del 2024 che sarà organizzato dal Garante italiano.

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