LA SOLUZIONE

Privacy, nasce il “cruscotto” per riconsegnare i dati agli utenti

Kaspersky Lab lancia un servizio web-based che consente di rintracciare e gestire le proprie informazioni online. Già attivo in fase beta negli Uk, dal 2019 sarà distribuito anche negli altri Paesi

Pubblicato il 31 Ott 2018

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Gli utenti stanno perdendo il controllo dei propri dati personali. Due su tre non sanno “chi sa cosa” su di loro online e due genitori su cinque non sanno cosa ci sia in rete sui propri figli. E’ l’allarme che lancia Kaspersky Lab che sul fronte dati ora crea il servizio Privacy Audit: si tratta di uno strumento web-based che consente di controllare la privacy dei propri dati online. Una console mette a disposizione uno “sportello unico” per la gestione dei dati personali dell’utente, conservati all’interno di vari siti e fonti online, e permette di definire e controllare la sicurezza della propria privacy online. L’intenzione è che Privacy Audit diventi una sorta di “difensore” della privacy digitale: il servizio è già disponibile nel Regno Unito nella versione Beta; nel 2019 lo sarà in modo più diffuso.

Da uno studio Kaspersky condotto su oltre 7mila consumatori in tutta Europa emerge che il 64% delle persone coinvolte non conosce tutti i luoghi del web nei quali i loro dati personali sono stati archiviati e il 39% dei genitori non sa nemmeno quali dati personali vengono condivisi online dai propri figli. Ancora, l’88% si preoccupa del possibile uso illegale dei propri dati. Il 57%, inoltre, si sentirebbe spaventato e/o stressato nel caso in cui i propri dati finanziari venissero violati. In particolare, solo il 45% dei partecipanti al sondaggio confida nel fatto che le grandi aziende si prendano cura dei loro dati e solo il 36% crede che i propri dati siano effettivamente protetti sui social media.

Nonostante questi dati, gli utenti non stanno facendo molto per evitare questo tipo di problemi e un numero preoccupante degli intervistati commette banali errori. Uno su cinque (20%) non protegge il proprio Wi-Fi con una password, il 31% afferma di “non aver mai aggiornato le opzioni di sicurezza del proprio router Wi-Fi” e il 30% non usa un software di sicurezza per la protezione dei propri dispositivi.

“Le persone sanno che devono proteggere i propri dati, perché non farlo può avere effetti disastrosi – dice Marco Preuss, Head of Kaspersky’s Global Research and Analysis Team in Europa -. Se i vostri dati venissero rubati potreste perdere del denaro o vedervi attribuire un debito accumulato da qualcun altro, la vostra reputazione potrebbe essere distrutta, potreste persino essere accusati di un crimine. Le vostre informazioni personali potrebbero essere vendute e il denaro utilizzato per finanziare qualunque tipo di attività criminale”.

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