IL CASO

Privacy, Parigi mette Twitter sotto tiro: “Clausole illegali, tutto da rifare”

Promosso dai giudici il ricorso dell’associazione di consumatori “Ufc-Que choisir”, secondo cui 256 punti dei termini e condizioni d’uso del social sarebbero illegali, e che consentirebbero di “sfruttare commercialmente” i tweet degli utenti senza il loro consenso

Pubblicato il 10 Ago 2018

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Termini e condizioni d’uso da rifare per Twitter, almeno secondo il tribunale di Parigi, che ha accolto il ricorso presentato dall’associazione di consumatori Ufc-Que choisir”, imponendo al social network di modificare 256 delle clausole contenute nel documento che gli utenti devono accettare per poter usufruire del servizio.

Si sarebbe trattato, secondo la denuncia dei consumatori, di condizioni “di natura abusiva o illegale”, in violazione della privacy degli utenti: “La condanna – spiegano i ricorrenti – ha una portata enorme per la protezione dei dati personali”.

La decisione dei giudici, secondo Ufc-Que Choisir, garantisce agli utenti del social network che le loro foto e i loro tweet non possono più essere “sfruttati commercialmente” se non dopo aver ottenuto il consenso – volta per volta – dei diretti interessati. “Barrando una piccola casella per accettare i termini del servizio, il consumatore non ha accettato espressamente che i suoi dati possano essere sfruttati”, denunciano i consumatori.

Oltre a imporre la modifica dei termini e delle condizioni d’uso del social network, il tribunale ha imposto a Twitter anche una multa, che per la sua entità potrebbe sembrare “simbolica”: 30mila euro, “insignificante – affermano dall’associazione dei consumatori – per un social che ha generato nel 2017 un giro d’affari globale di 2,1 miliardi di dollari”.

Il contenzioso però non finisce qui, e Twitter ha un mese di tempo per presentare il proprio ricorso in appello: “Qualunque sia la sua decisione – conclude l’associazione dei consumatori – questa vittoria è di buon auspicio per cause simili contro Facebook e Google, ancora in corso”.,

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