Via al registro delle opposizioni anche per i numeri di cellulari. La riforma è stata approvata dal Consiglio dei ministri. I cittadini potranno registrare gratuitamente il proprio numero di cellulare per evitare di ricevere chiamate indesiderate a fini promozionali, incluse quelle con sistemi robotici automatizzati. Si chiude dunque il cerchio e si sblocca l’impasse durata anni.
“Sono soddisfatto perché abbiamo approvato un’altra riforma importante molto attesa dai cittadini che hanno il diritto veder tutelata la loro privacy da attività promozionali invasive. Con questo strumento si punta finalmente a regolamentare un fenomeno che è diventato inaccettabile”, commenta il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nell’annunciare che il Mise avvierà anche una campagna informativa rivolta a tutti i cittadini per far conoscere le procedure di attivazione dello strumento.
“Come Mise abbiamo dato un contribuito decisivo a sbloccare l’impasse generata delle norme di legge che disciplinano il Registro oggetto di un conflitto interpretativo tra Agcom e Garante della Privacy: con gli emendamenti entrati in vigore a dicembre, e il passaggio in Cdm di oggi, finalmente il percorso è completato e i cittadini saranno più difesi dal telemarketing selvaggio e dagli usi impropri di i dati personali e numeri telefonici”, commenta la sottosegretaria Anna Ascani.
“Ottima notizia! Come ci aveva anticipato giorni fa il viceministro Gilberto Pichetto nel corso di una audizione in Commissione Consumatori, il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il nuovo regolamento sul Registro pubblico delle opposizioni. È un passo avanti molto importante”, scrive su Twitter Simone Baldelli, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.
Come funziona il registro delle opposizioni
Già attivo per i numeri fissi il registro delle opposizioni si estende dunque anche ai cellulari. Una volta iscritti nell’elenco i cittadini non potranno più essere contattati a fini di telemarketing, a meno che non abbiano espresso specifico consenso all’utilizzo dei dati successivamente alla data di iscrizione nel registro oppure nell’ambito di un contratto in essere o cessato da non più di trenta giorni.
Gli operatori che utilizzano i sistemi di pubblicità telefonica e di vendita telefonica o che compiono ricerche di mercato o comunicazioni commerciali telefoniche, nonché mediante l’impiego della posta cartacea, avranno l’obbligo di consultare mensilmente, e comunque precedentemente all’inizio di ogni campagna promozionale, il registro pubblico delle opposizioni e di provvedere all’aggiornamento delle proprie liste.
Il provvedimento diventerà operativo con decreto del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Le associazioni dei consumatori soddisfatte a metà
“E’ da 4 anni esatti, ossia dall’approvazione dalla Legge n. 5 dell’11 gennaio 2018, che attendiamo il nuovo registro previsto in quella norma. Un tempo smisurato, sproporzionato e inaccettabile. Quindi ora non possiamo che essere contenti – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. Resta da capire quando il consumatore potrà effettivamente e materialmente iscriversi al nuovo registro. Non vorremmo, infatti, dovesse attendere ancora per mesi. Gli italiani sono arcistufi di essere molestati al telefono mentre mangiano”.
Plaude anche l’associazione Codici: “Quello dei dati personali è un tema che merita attenzione, considerando anche i continui richiami e le sanzioni che arrivano dalle autorità – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale dell’associazione -. Iniziative come questa del Mise, per la quale vogliamo rivolgere un plauso al Ministro Giorgetti, vanno senz’altro lodate, in quanto sono un intervento importante a tutela dei consumatori”.
Scettico il Codacons: “In passato strumenti come il Registro delle opposizioni si sono rivelati un fallimento totale e non hanno fornito alcuna difesa agli utenti nei confronti delle telefonate moleste di società e call center – commenta il Responsabile Privacy del Codacons Gianluca Di Ascenzo – Staremo a vedere come il nuovo regolamento influirà sul settore del telemarketing e monitoreremo con attenzione il comportamento di aziende e call center. La nostra speranza è che le sanzioni verso gli operatori che non si atterranno alle regole, previste dal nuovo Regolamento, possano rappresentare un valido deterrente per mettere definitivamente la parola fine al telemarketing selvaggio. Per tale motivo controlleremo come le società si adegueranno alle nuove disposizioni, e denunceremo qualsiasi violazione a danno degli utenti”.