Si stringe il cerchio sull’attivazione del nuovo Registro delle opposizioni, quello che consentirà agli italiani di registrare il proprio numero di cellulare per bloccare le attività di telemarketing selvaggio e quindi di non ricevere più chiamate indesiderate dalle aziende a fini promozionali.
Nei giorni scorsi il viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto ha annunciato che “l’iter è completato” e che al massimo a inizio febbraio si metterà il bollino sul provvedimento. E il Garante Privacy ha appena annunciato di aver espresso parere favorevole al nuovo schema di regolamento che prevede, fra l’altro, la possibilità per gli utenti non solo di opporsi alla ricezione delle chiamate indesiderate tramite operatore, ma anche a quelle effettuate con l’uso di sistemi automatizzati, modalità che fino ad ora era sfuggita alle limitazioni sancite dalla disciplina previgente.
Il testo accoglie le osservazioni espresse dal Garante per la privacy in precedenti pareri e tiene conto delle norme contenute nel “decreto capienze, puntualizza l’autorità in una nota in cui si evidenzia che l’iscrizione al Registro comporterà anche la revoca dei precedenti consensi espressi dai consumatori, così da evitare il perdurare di eventuali abusi.
“Apprezziamo il fatto che siano state accolte le indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali al fine di offrire maggiori tutele ai consumatori contro le chiamate indesiderate, in particolare quelle automatizzate – sottolinea il Presidente del Garante Pasquale Stanzione -. La modifica normativa apportata con il “decreto capienze” e questo nuovo regolamento attuativo, pur assicurando ampio spazio alla concorrenza e all’iniziativa commerciale, offrono tutela ai cittadini rispetto a un fenomeno, quale quello del telemarketing selvaggio, particolarmente invasivo e intollerabile, soprattutto per i più vulnerabili”.
“Il Garante della Privacy ha espresso il suo parere favorevole al nuovo schema di regolamento sul Registro pubblico delle opposizioni. Un positivo passo in avanti verso la tutela dei diritti degli utenti nel settore del telemarketing”, ha commentato su Twitter Simone Baldelli, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.