Le sanzioni alle aziende di telemarketing funzionano ma il settore è composto anche da call center spesso abusivi. Parte da questa considerazione l’intervista rilasciata a Repubblica da Pasquale Stazione, presidente dell’Autorità Garante Privacy.
“La filiera è complessa – spiega Stanzione – di call center spesso abusivi con un sottobosco di aziende collegate le une alle altre. I provvedimenti assunti, in particolare nell’ultimo anno, vanno nella giusta direzione”. E il Gdpr consente, in caso di illeciti gravi, di applicare sanzioni fino al 4% del fatturato dell’operatore.
Stanzione pone l’accento sulle pratiche di operatori che, sfruttando la vulnerabilità di alcuni utenti come gli anziani, attivano servizi non richiesti.
Si tratta, secondo il Garante, di un fenomeno di portata molto ampia. “In alcuni casi – ricorda – le telefonate vengono effettuate da call center che camuffano il numero o utilizzano numerazioni non iscritte al Roc. In altri vengono effettuate attraverso un’articolata filiera di subappalti, composta anche da soggetti con sede estera nei confronti dei quali è più complesso aprire un’istruttoria.”.
Per quanto riguarda le risorse a disposizione del Garante per affrontare il telemarketing selvaggio, Stazione fa sapere che le dimensioni del fenomeno necessiterebbero di un investimento più significativo.