Per combattere la violenza online “la tempestività della rimozione dei contenuti violenti è la carta più importante che dobbiamo giocare. L’idea di fissare una soglia di età per minori in rete, pur condivisibile, rischia di essere non efficace e prevalentemente convenzionale, per la facilità di eludere simili criteri di accesso”. Lo ha detto Antonello Soro, presidente dell’autorità garante per la Privacy, intervenendo al convegno “Il rapporto tra i giovani e Internet” organizzato da Telefono Azzurro a Roma, nella nuova aula dei gruppi parlamentari, in occasione della XIV edizione del “Safer Internet Day”, evento istituito e promosso dall’Unione Europea nel contesto dell’Agenda digitale per l’Europa e della strategia Europa 2020. Nell’edizione 2017 della giornata, che si celebrerà domani, 7 febbraio, lo slogan della campagna è “Siate il cambiamento: uniamoci per un internet migliore”
“E’ indispensabile promuovere e rafforzare una solida alleanza educativa tra scuola e famiglia. Alleanza, e non solo delega a una delle due parti. In rete – prosegue Soro – la violenza è più accessibile, perché non bisogna fare i conti con la sanzione sociale, prima che con quella giuridica. Purtroppo le conseguenze sono ancora più devastanti, perché quella violenza resta per sempre“. Per questo, sottolinea il Garante, “non è scontato né banale richiamare quel controllo parentale, che mai deve essere considerato residuale, perché serve ad aumentare la consapevolezza che ogni immagine e gesto può avere in rete“.
“Io abolirei il termine ‘virtuale’ per parlare della vita online – continua – Internet non è stata creata pensando ai minori. E’ una nuova dimensione della vita, in cui i giovani sono molto esposti e dove non c’è protezione”.