È morto a 69 anni Antonio Catricalà, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Garante dell’Antitrust, dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011. Da quanto si apprende da fonti investigative, si sarebbe suicidato.
La carriera di Catricalà si è snodata lungo una serie di tappe che lo hanno visto ricoprire ruoli di sempre maggior rilievo nella vita civile prima come avvocato e magistrato e in seguito vestendo i panni di dirigente pubblico e di politico, con il raggiungimento della carica di presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e poi di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico. Attualmente era presidente di Aeroporti di Roma e da pochi giorni nominato alla presidenza dell’Igi, l’Istituto Grandi Infrastrutture.
Catricalà era nato a Catanzaro il 7 febbraio 1952. Nel 1974 si era laureato con lode in giurisprudenza a Roma e aveva vinto il concorso in magistratura ordinaria, superando anche l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense. Dal 2006 al 2014 è stato presidente di sezione del Consiglio di Stato. Come professore a contratto ha insegnato ‘Diritto privato’ nella facolta’ di Giurisprudenza dell’ Università degli studi di Roma Tor Vergata e ‘Diritto dei consumatori’ all’Universita’ Luiss Guido Carli. Era anche professore straordinario di Diritto Privato presso l’Universitas Mercatorum di Roma.
Il ruolo di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri è arrivato con il Governo Monti nel 2011, e dal 2013 al 2014 durante il Governo Letta è stato viceministro per lo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni. Catricalà ha anche ricevuto diverse onorificenze, tra cui quella nel 2003 di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, mentre nel 2009 è stato insignito del premio Aldo Sandulli.