Il timone di Alibaba passerà dalle mani del fondatore Jack Ma a quelle del Ceo Daniel Zhang nell’arco dei prossimi 12 mesi. E’ questa la prima conseguenza dell’addio annunciato nelle ultime ore dal numero uno del colosso dell’e-commerce cinese, vent’anni dopo la creazione dell’azienda. Zhang, dal canto suo, è in Alibaba da ormai 11 anni, e dal 2015 ricopre la carica di Chief executive officer, quando aveva preso il posto di Jonathan Liu.
Jack Ma ha deciso di spiegare le motivazioni della sua scelta in una lettera agli azionisti, in cui il cinquantaquattrenne afferma di essere ancora giovane e di volersi mettere alla prova con nuovi progetti, focalizzandosi, da ex maestro, sul mondo dell’educazione.
Ma ha inoltre spiegato di aver lavorato a lungo sul piano di transizione che lo avrebbe accompagnato all’uscita dal management esecutivo del gruppo, dicendosi confidente sul fatto che l’azienda avrebbe sviluppato le soluzioni migliori per assicurarsi una buona governance all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione continua, dell’affidabilità e della continuità culturale.
Ma rimarrà in ogni caso nel board of directors di Alibaba fino all’assemblea degli azionisti prevista per il 2020, e continuerà ad avere voce in capitolo nelle scelte del management come membro della Alibaba Partnership, di cui farà parte a vita: si tratta di un gruppo di 36 partner, per la maggior parte membri del senior management, che hanno il diritto di nominare la maggioranza a del Cda.
Una volta fuori dalle cariche operative in Alibaba, Ma ha annunciato di volersi dedicare anche a progetti filantropici, proseguendo nel suo impegno all’interno della Jack Ma foundation, che dal 2014 ha lo scopo di migliorare l’educazione nella Cina rurale.
L’addio di Jack Ma segnerà, secondo le analisi dei media statunitensi, sarà un punto di svolta per l’azienda, con il successore Zhang che è il portabandiera dell’espansione del commercio offline di Alibaba è che è l’alfiere dell’espansione del gruppo fuori dai confini nazionali cinesi, nella prospettiva di diventare un attore di primissimo piano del commercio internazionale senza frontiere.