Questo è il mio ultimo editoriale da direttore responsabile del sito corrierecomunicazioni.it e della newsletter quotidiana CorCom. Digital360, l’azienda proprietaria della testata, ha deciso di conferire l’incarico all’attuale condirettore Mila Fiordalisi che assumerà la posizione dal primo gennaio 2019.
Voglio approfittare di questo spazio per ringraziare i lettori che ci hanno seguito dando fiducia a me e alla redazione. Sono loro per primi ad aver assicurato il successo (spero di poterlo dire senza peccare di immodestia) di una iniziativa editoriale da me fondata come quindicinale cartaceo, affiancato poi da sito web e newsletter quotidiana; infine le sole edizioni online per la scelta strategica della proprietà di puntare unicamente sul format digitale.
“Vogliamo essere il giornale della community italiana dell’Ict”, scrivevo il 25 maggio 2005 nel mio primo editoriale sul Corriere delle Comunicazioni. Ma vogliamo anche essere, aggiungevo, “un giornale per l’ICT”, nella consapevolezza che il ruolo del giornale fosse anche quello di “supportare e sostenere” le esigenze e gli interessi comuni di un settore strategico per il Paese, oggi ancor più di 13 anni fa. Penso che ci siamo riusciti.
Abbiamo cercato, nelle pur diverse circostanze, di mantenere l’impegno preso allora di fare del nostro giornale “una voce indipendente, informata ma anche critica quando necessario, capace di informare, analizzare, suscitare dibattito”. Un giornalismo di qualità e dipendente solo dalle notizie, è stato da sempre il mantra cui ci siamo ispirati.
Siamo partiti grazie al supporto finanziario mio e di una decina di manager del settore, spinti dalla passione per le telecomunicazioni e l’Ict piuttosto che dalle prospettive di guadagno.
Una volta lanciato il giornale, i finanziatori iniziali si sono fatti da parte ed il Corriere delle Comunicazioni è diventato proprietà dei suoi giornalisti attraverso la loro cooperativa Corpo10.
In una prospettiva di crescita editoriale, il Corriere delle Comunicazioni è entrato a far parte di CorIct poi trasformatasi in ICT&Strategy, attuale proprietaria della testata e controllata da Digital360, quotata alla Borsa di Milano.
In un momento di crisi generale dell’informazione e delle testate che la animano, la strategia di business della proprietà punta a spingere sempre più sulla valorizzazione dei contenuti editoriali quale strumento per far incontrare domanda e offerta di prodotti digitali attraverso un uso attento degli analytics dei visitatori delle pagine web delle diverse testate del gruppo.
Digital360 si è data infatti l’ambiziosa prospettiva di proporsi quale “matching platform” fra aziende fornitrici di soluzioni digitali e aziende/pubbliche amministrazioni potenzialmente fruitrici di tali soluzioni.
CorCom è stato aggregato alla business unit “Demand Generation” di Digital360 che “si rivolge a tutte le tech company, cioè le imprese che forniscono soluzioni e servizi digitali (vendor, software house, system integrator, startup, ecc.) per supportarle nelle attività di comunicazione, storytelling, gestione eventi e generazione di opportunità di business”.
Nel panorama editoriale-industriale italiano, Digital360 rappresenta dunque un’eccezione ed un’innovazione significative così come lo è l’utilizzo commerciale dei contenuti attraverso la piattaforma di “marketing & sales engine” di cui si è attrezzata.
Per CorCom si apre dunque una fase nuova. Mila Fiordalisi – che mi ha affiancato in questi anni come redattore, poi caporedattore e infine condirettore – è stata chiamata a guidare questo significativo passaggio.
Non posso terminare questo saluto ai lettori senza ringraziare l’intera redazione: gli attuali giornalisti e quelli che si sono succeduti in questi 13 entusiasmanti anni. Il loro impegno, la loro passione, la loro professionalità hanno consentito a Corriere delle Comunicazioni/Corcom di diventare il punto di riferimento informativo della community italiana dell’Ict. Sono loro gli artefici principali del successo del nostro sforzo informativo. Auguro a tutta la redazione di poter mantenere ed anzi andare oltre i risultati ottenuti sinora.