Il presidente della Repubblica lancia un avvertimento ai magistrati sull’uso dei social media: “Sono strumenti – afferma Sergio Mattarella durante la cerimonia di inaugurazione dei corsi di formazione della Scuola superiore della Magistratura a Scandicci – che se non amministrati con prudenza e discrezione, possono offuscare la credibilità e il prestigio della funzione giudiziaria”, oltre che “vulnerare il riserbo dell’azione giudiziaria”. L’uso dei social media da parte dei magistrati, avverte Mattarella è “una questione nuova, tra le più delicate”.
“La magistratura – prosegue il Capo dello Stato – non deve mai farsi suggestionare dalla pressione che può derivare dal clamore mediatico” o “dalla spinta emotiva di un presunto sentimento popolare. Le sue decisioni non devono rispondere alle opinioni” comuni e al loro ondeggiare, ma “alle leggi”, conclude.
A stretto giro è arrivato il commento del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “Condivido le parole del presidente Mattarella che come al solito invita i magistrati a svolgere il loro ruolo – sottolinea – che è fondamentale non solo per la giustizia ma per la nostra democrazia, con la giusta sobrietà e il giusto equilibrio”.