LA CLASSSIFICA

Musk sorpassa Bezos: ora è l’uomo più ricco del mondo

Il fondatore di Tesla e Space X scalza il creatore di Amazon in cima al Bloomberg Billionaires Index dal 2017. Nelle posizioni successive Bill Gates, Warren Buffett e Larry Ellison

Pubblicato il 08 Gen 2021

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E’ una rincorsa che ha dello straordinario quella che ha consentito a Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X, di arrivare in cima al Bloomberg Billionaires Index nell’arco di poco più di 12 mesi. Musk aveva infatti iniziato il 2020 navigando attorno alla cinquantesima posizione, con un patrimonio di circa 27 miliardi di dollari, mentre la prima posizione era occupata saldamente, dall’ottobre, 2017, dal fondatore di Amazon Jeff Bezos. In un anno però tante cose sono cambiate, e oggi Musk conta su un patrimonio che è schizzato a 185 miliardi di dollari (contro i 184 di Bezos). Tesla, sull’onda degli utili registrati nelle ultime trimestrali, ha visto il valore delle proprie azioni lievitare in borsa: Tesla è stato infatti il miglior titolo del 2020 con un rialzo di quasi l’800%, e con un ulteriore + 6% registrato ieri sull’onda della notizia. Ogni azione di Tesla vale così 802 dollari, per una capitalizzazione complessiva della società che arriva a 750 miliardi, più alta di quella di Facebook e di quella di alcuni dei principali produttori automobilistici messi insieme.

A spiegare il sorpasso, oltre al fatto che le azioni di Tesla siano cresciute in modo molto più sostenuto rispetto a quelle di Amazon, ci sono anche una serie di altri fattori. Come ad esempio il divorzio di Jeff Bezos da MacKenzie Scott, che è costato al manager il 25% delle proprie partecipazioni in Amazon.

A seguire Musk e Bezos nella classifica dei “paperoni” di Bloomberg ci sono poi Bill Gates, founder di Microsoft, Warren Buffett e il cofounder di Oracle, Larry Ellison.

Secondo l’analisi di Morgan Stanley Tesla è destinata a crescere ancora anche nel corso del 2021, dove ha conquistato la leadership nel mercato dei mezzi elettrici: il prezzo obiettivo è stato così alzato da 540 dollari a 810 con la conferma del rating “outperform”. In conseguenza dell’apertura di due nuovi stabilimenti l’azienda dovrebbe inoltre arrivare a consegnare entro il 2030 3,8 milioni di auto, contro i 3,8 che erano stati inizialmente previsti dai principali analisti.

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