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Smart working, l’italiana Edist raccoglie i frutti della “disruptive storm”

Il founder e ceo Ressi: “Il nostro background culturale e la forte expertise nel mondo della collaboration asset vincenti: con noi i clienti subito operativi. Dalle difficoltà innescate dalla pandemia un’occasione di business”. Determinante la partnership con Microsoft

Pubblicato il 21 Apr 2021

Davide Ressi, Ceo di Edist

Non erano parole al vento quelle che Edist, fornitore di soluzioni ICT a 400 clienti del Nord Ovest, da lungo tempo spendeva con le aziende per incentivarle ad innovare e ad ottimizzare l’organizzazione del lavoro. No, non lo erano affatto.
Il mondo non sapeva ancora nulla di Covid-19 e di smart working strutturale quando già quest’azienda del Torinese, sfoderava value proposition che parlavano di virtualizzazione dei desktop e delle workstation, proponendo soluzioni per la gestione dei clienti multisede e dei dipendenti nomadici. La pandemia era ancora un evento lontano, quando qui si alimentava già una vision lucida e profetica sul futuro.

Quelle non erano davvero parole al vento. E se c’è chi ha approfittato dell’occasione, mettendo un piede nel contesto dei vincenti, altri business avrebbero infilato un asso nella manica, se solo avessero guardato a quelle soluzioni non come a “una spesa ingiustificata”. Ma come a qualcosa destinato a divenire vitale.
Di fatto, comunque, l’emergenza sanitaria, trasportata da un inatteso e disruptive storm, ha schiaffeggiato anche i business più intorpiditi. Forse in ritardo, tante imprese si sono ritrovate ad affrontare la fase acuta della pandemia con il bisogno ossessivo di recuperare sui tempi. Rendendo operative soluzioni che dessero ai concetti di collaboration e lavoro agile un riscontro immediatamente concreto, senza se, senza ma. E soprattutto, senza problemi e attese.
Troppo ambizioso? Edist, come detto, era pronta. E senza ridursi a ruolo di box mover, ha solcato la scia delle sue value proposition con soluzioni studiate appositamente per rispondere alle esigenze del momento, sorretta dalla forza di un brand della statura di Microsoft.

Un percorso che era già iniziato da tempo

Davide Ressi, founder e Ceo di Edist Engineering, torna con la mente ai giorni caldi della primavera 2020, quando il mondo improvvisamente è cambiato. “E’ stato un momento di discontinuità importante e non atteso, in cui tutto il contesto socio-economico si è rivoluzionato – spiega -. In quanto addetti ai lavori del mondo IT, il nostro punto di vista era privilegiato: ciò che in altri contesti poteva sembrare opera alchemica, per noi era già abitudine. Utilizzavamo già strumenti di collaboration in modo massivo, eravamo abituati al lavoro da remoto. Abbiamo quindi potuto fare leva su questo background culturale per trasferirlo ai clienti che si sono rivolti a noi con le richieste più spesso spinte dall’emergenza. Insomma, dalle difficoltà abbiamo raccolto un’occasione di business”.

E’ stato in quella fase che le ataviche prospettive sulle soluzioni per il lavoro da remoto si sono ridefinite. “Soluzioni che, fino ad allora, qualcuno aveva tacciato di essere puri esercizi budgetari, e che nel contesto della pandemia sono invece diventate oggetto di una richiesta reiterata”, puntualizza Ressi. “In quel momento – aggiunge – le imprese hanno toccato con mano la valenza di proposte che da tempo avanzavamo”. Ed è emersa così l’importanza di quel servizio consulenziale che non è solo conoscenza del cliente, ma anche capacità di scegliere e implementare le soluzioni IT migliori.

La forza di un partner come Microsoft

Poter contare sulla partnership Microsoft, in tutto questo, è stato un punto di forza primario. “Proporre soluzioni che sono standard de facto della tecnologia, strumenti wide-spread, permette di offrire garanzie senza pari – fa notare il Ceo -. Alle competenze consulenziali si uniscono infatti il valore aggiunto di componenti hardware resilienti e layer software che mettono a disposizione features in contesti sempre più estesi”.

Soluzioni di collaboration massiva (Teams), arricchite da strumenti di security, compliant con le normative, hanno quindi ripreso vigore, destando un interesse diffuso. E, grazie al loro robusto substrato, si sono conformate alla perfezione alle esigenze di un momento storico anomalo.
Facendo leva sul portfolio Microsoft, completo di soluzioni a 360 gradi, Edist Engineering ha quindi messo a disposizione dei propri clienti le porte di una nuova organizzazione del lavoro, fatto di dati non più su server on premise ma su cloud, ridondati e compilant in termini di Gdpr. Un mondo, in altre parole, capace di preservare al meglio quello che oggi viene vissuto come il patrimonio più importante dell’impresa: il dato, “la cui certezza, supportata dalla security che Microsoft mette sul tavolo, è sempre più un valore aziendale strategico”, puntualizza Ressi.

Proposte cross-industry dalla piccola alla media impresa

Edist Engineering fornisce il proprio apporto consulenziale a clienti della fascia SMB ed Enterprise coprendo la totalità delle industry: dal retail, alle utility, alle supply-chain automotive ed aerospace. La partnership con Microsoft, nel contesto summenzinato, palesa il ruolo del vendor che mette a disposizione un portfolio modulare ed esaustivo di soluzioni. La modularità consente di fornire features a valore sia alle Mid-Enterprise che alle start up alla ricerca di strumenti in grado di differenziarsi.

Nuove soluzioni IT sul tavolo dell’SMB

Il supporto ad opera di Edist si fonda comunque sugli stessi principi: “Essere in grado di colloquiare con l’IT e interpretare as is per trasformarlo in to be – fa presente il Ceo Davide Ressi -, creando un universo nel quale la collaboration è indipendente dal device utilizzato, e il dipendente può indifferentemente operare da casa, dalla sede di un cliente/fornitore o in ufficio”.

Merito di questa società piemontese è quindi quello di aver portato finalmente sul tavolo dell’SMB soluzioni che una volta avrebbero richiesto investimenti importanti, trasferendole sul piano del New normal. Una trasformazione che si sta verificando ancora a macchia di leopardo, ma alla quale si potrà dare un riscontro conclusivo solo fra qualche anno: “Il quadro si chiarirà solo col tempo – conclude il Ceo di Edist Engineering -. Ma quel che è certo fin da ora è che chi ha approfittato delle nuove soluzioni IT per rendersi più dinamico, flessibile e tecnologicamente evoluto, considerato che tecnologia è sempre più la spina dorsale del business, potrà facilmente fare un passo avanti rispetto ai competitor del suo comparto. E rivelarsi alla fine vincente”.

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