I piani di Verizon sulla crescita nel mercato pubblicitario rischiano di subire una battuta d’arresto. Secondo le indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal, infatti, il capo delle attività media e pubblicitarie del colosso statunitense, Tim Armstrong, starebbe trattando le condizioni per la propria uscita. Questo significa che il progetto per la creazione di un soggetto in grado di sfidare Google e Facebook nel campo della pubblicità è destinato a non essere portato a termine.
Armstrong era in Verizon dal 2015, dai tempi cioè dell’acquisizione di Aol – di cui era stato Chief executive officer dal 2009 al 2015 – per 4,4 miliardi di dollari, e ha avuto un ruolo centrale nell’’integrazione di Yahoo, avvenuta nel 2017.
Successivamente Verizon aveva deciso di accorpare le attività di Aol e di Yahoo dando vita a Oath, società che ha in portafoglio più di 50 brand del calibro di HuffPost, TechCrunch e Tumblr, per sfruttarne il potenziale in termini pubblicitari. Ma l’operazione non ha dato finora i risultati sperati, e non ha scalfito le quote di mercato detenute dai giganti del Web meglio posizionati sulla pubblicità, a partire da Google e Facebook.