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Poli tecnologici, nel Lazio cresce l’export. Ict in spolvero



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I dati di Intesa Sanpaolo sul primo trimestre 2024: esportazioni a +19,5%. Traina il farmaceutico con un +29%, seguito dall’information and communication technology che sfiora il +10% e si attesta in prima posizione tra le realtà regionali monitorate dal research department dell’Istituto

Pubblicato il 19 ago 2024



Tech talent hays

I poli tecnologici del Lazio hanno registrato nel primo trimestre 2024 un’impennata delle esportazioni con un +19,5%. A guidare il trend di crescita è il farmaceutico con il suo +29% e un’attività particolarmente sostenuta verso Belgio, Paesi Bassi e Stati Uniti, seguito dall’Ict con un +9,9%. A fare il punto della situazione è l’ultimo report del Research department di Intesa Sanpaolo, che evidenzia anche un calo delle esportazioni per il settore aerospace.

Il Polo Ict inverte la rotta e torna alla crescita

Particolarmente significativo il risultato dell’export del polo romano dell’Ict, che nel primo trimestre 2024 ha invertito la tendenza al rallentamento che aveva registrato nel 2023, con una crescita delle esportazioni soprattutto verso Egitto ed Emirati Arabi Uniti, seguiti da Paesi Bassi, India, Regno Unito, Stati Uniti e Germania. “In questo avvio d’anno – spiega il report – il polo Ict romano evidenzia il miglior andamento tra quelli delle altre realtà Ict monitorate a livello nazionale”.

Export dell’aerospazio laziale in contrazione

Dopo il calo registrato nel 2023, evidenzia ancora Intesa Sanpaolo, continua la contrazione per il polo dell’aerospazio regionale, con un -27,5%, pari a -330,5 milioni di euro, nonostante gli scambi positivi registrati con Stati Uniti, Qatar e Turchia. “La lettura trimestrale di questi dati deve però essere fatta con cautela – sottolinea lo studio – tenendo conto delle tipologie di prodotti esportati, realizzate su grandi commesse pluriennali”.

Otto miliardi per le pmi fino al 2026

“Nel primo trimestre le esportazioni distrettuali laziali hanno mostrato una progressiva ripresa dopo un 2023 più complicato – spiega Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo – Il polo farmaceutico e Ict cosi come il distretto dell’agro-pontino hanno avuto ottime performance. La diversificazione produttiva regionale, il tessuto economico con la massiccia presenza di piccole e medie imprese, distretti e filiere di prossimità deve continuare a rappresentare un punto di forza per la competitività della regione. Per questo – prosegue – con il nuovo programma ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’ abbiamo messo a disposizione delle imprese laziali 8 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare la progettualità di Pmi e aziende di minori dimensioni su ambiti prioritari tra i quali, appunto, internazionalizzazione, digitalizzazione, Transizione 5.0 ed energia”.

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