L’Unione Europea è in ritardo rispetto a Stati Uniti e Cina in termini di innovazione e digitalizzazione, mentre i fornitori di servizi digitali nell’Unione si trovano a dover far fronte ad oltre 100 leggi esistenti e in cantiere, un panorama complesso da navigare anche per le grandi aziende. Il panorama digitale europeo è infatti vincolato da un quadro legislativo complesso e da profili di investimenti non competitivi, sia pubblici che privati. Le piccole e medie imprese, il cuore dell’industria europea, potrebbero ricevere nuova linfa mediante iniziative di riqualificazione e aggiornamento professionale, e di sviluppo di dataspace settoriali. La transizione da un approccio normativo ad uno maggiormente improntato alla politica industriale, all’intervento pubblico e alla competitività dovrà essere al centro del prossimo mandato europeo.
IL POLICY PAPER
Servizi digitali, in Europa oltre 100 leggi. Prometheus: “Ostacolo alla competitività”
In un corposo documento la rete di think tank dell’Europa meridionale evidenzia i nodi da sciogliere. Insufficienti gli investimenti nelle tecnologie di nuova generazione, dall’intelligenza artificiale al quantum computing, bisogna colmare i gap infrastrutturali nelle aree rurali e abbattere le barriere finanziarie e amministrative

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