L'INDAGINE

5G, le telco già pensano alla “fase due”: non bastano capacità e bassa latenza

Le funzionalità davvero avanzate arriveranno con X-haul, network slicing e Edge computing. Determinante il ruolo della fibra. Le strategie di 50 operatori nel report di Mobile World Live

Pubblicato il 05 Apr 2019

5g-speed

Come saranno progettate le reti 5G? Su cosa si stanno concentrando gli operatori in questa prima fase? E quali funzioni saranno rese immediatamente disponibili? È partendo da questi interrogativi che Mobile World Live ha deciso di coinvolgere 49 communication service provider (Csp) in tutto il mondo – fra mobile network operator (69%), operatori di rete fissa (18%) e Mvno (12%) – per delineare nel report “5G Network Architectures”, che Corcom ha potuto visionare, lo status quo ma soprattutto lo scenario evolutivo.

Dall’indagine, condotta per conto di Infinera, è emerso che requisiti quali capacità e bassa latenza sono in vetta alle priorità sul breve termine. Ma le telco si stanno anche preparando a supportare funzionalità 5G avanzate come X-haul, slicing di rete e Multi-accesso Edge Computing (Mec).

5G, quando si parte?

La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di essere nelle prime fasi del lancio del 5G. Il 20% ha dichiarato di aver già iniziato il deployment del 5G, mentre il 30% prevede di essere operativo di qui a 12 mesi e un ulteriore 20% di aver pianificato entro i prossimi due anni. Solo il 10% ha dichiarato di non avere ancora piani per il 5G.

5G, velocità e latenza le priorità nel breve periodo

In particolare – si legge nel report – si sta puntando a una velocità di picco dei dati di 20 Gbps per garantire alla maggioranza degli utenti la performance a 100 Mbps. E per quel che riguarda la latenza della rete la forchetta è compresa fra i 20 millisecondi a 1 millisecondo.

I primi tre requisiti per le reti 5G indicati dagli operatori partendo dalle torri fino al core sono nell’ordine: supporto da 10 Gbps al sito della cella, per poi salire a 25 Gbps e 100 Gbps.

Oltre ai requisiti di capacità, i Csp hanno anche indicato la sincronizzazione, la latenza di rete e nuove apparecchiature. La varietà di sfide evidenziate dai Csp suggerisce che l’ideazione di una strategia di trasporto 5G è un’impresa ben più complessa rispetto alla semplice crescita di capacità.

5G, ecco come evolveranno le reti di trasporto

Più della metà degli intervistati (56%) ha affermato che la bassa latenza è tra i primi tre requisiti per le reti di trasporto e quasi un terzo degli intervistati (29%) ha dichiarato di aver richiesto tempistiche estremamente accurate o sincronizzazione dalla rete di trasporto per la sincronizzazione primaria o di backup. Un altro importante requisito per più di un terzo degli intervistati (32%) riguarda il trasporto IP o DWDM con equipaggiamento rafforzato per le installazioni degli armadietti di strada, per penetrare più in profondità nelle reti di accesso a supporto della proliferazione di siti di celle in 5G.Quando si tratta di scegliere il tipo di metodologia per il trasporto 5G, quasi un terzo dei Csp (29%) ha affermato di preferire l’adozione di una rete Layer 3 basata su IP con un trasporto Layer 1 semplice, mentre il 17% opta per una una rete Layer 2 Packet-Optical (P-OTS) e il 17% ha detto che vorrebbe mixare Layer 2 P-OTS e rete Layer 3 basata su IP.

Il sondaggio ha inoltre evidenziato che i Csp hanno varie quantità di connettività in fibra ai siti cellulari. Attualmente, il 20% dichiara che oltre il 75% dei loro siti cellulari è collegato tramite fibra, il 20% ne ha oltre la metà e un altro 20% meno di un quarto. Solo il 9% ha tutti i siti connessi in fibra. Dati che però andranno ad aumentare progressivamente: il 32% prevede di collegare oltre il 75% dei propri siti cellulari tramite fibra.

5G, quali saranno i servizi?

I primi servizi 5G saranno abbastanza simili agli attuali servizi 4G, anche se con velocità più elevate. I lanci commerciali sono infatti focalizzati su servizi avanzati di banda larga mobile e accesso wireless fisso. Solo dopo il 2020 ci si aspetta che vengano introdotti servizi 5G più avanzati, che potenzialmente includono applicazioni mission-critical e di automazione industriale, servizi sanitari a distanza, Internet of Things (IoT) massivo, connettività dei veicoli, anche a guida autonoma.

5G, già si progettano le reti future

La svolta vera, quella che trasformerà le reti 5G in infrastrutture altamente performanti, arriverà – evidenzia il report – quando si passerà alla fase due che includerà il cosiddetto network slicing in grado di “distribuire” l’intelligenza e l’elaborazione portandola più vicina agli utenti attraverso il Multi-Access Edge Computing (MEC), nonché quando le nuove architetture di accesso radio saranno in grado di supportare non solo il backhaul ma anche fronthaul e midhaul, noti come X-haul. Anche le reti di trasporto dovranno sostenere enormi quantità di dati e quindi garantire adeguata larghezza di banda, latenza estremamente bassa, diverse classi di servizio. Il tutto senza dimenticare il profilo energetico, ossia i relativi costi.

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