Ibm offrirà agli operatori di telecomunicazioni Verizon e Telefonica nuovi servizi che vanno dall’esecuzione del 5G su una piattaforma cloud all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Lo ha spiegato la stessa Ibm, la quale sfrutterà la tecnologia acquisita con l’annessione della società di software Red hat per offrire agli operatori di telecomunicazioni servizi cloud per gestire le loro reti e assisterli nella vendita di prodotti su misura per i clienti. Non sono stati divulgati termini finanziari riguardo a tali accordi, che hanno ampliato le partnership esistenti di Ibm con le due aziende.
Considerato che una piattaforma cloud utilizza software anziché apparecchiature fisiche per eseguire funzioni di rete, gli operatori di telecomunicazioni saranno agevolati nella costruzione più rapida di reti 5G, nella riduzione di costi e nella vendita di servizi personalizzati.
“Momento dirompente per il segmento di mercato”
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, Ibm e la spagnola Telefonica hanno creato un assistente virtuale che, secondo loro, rimuoverà i punti critici come i lunghi tempi di attesa, automatizzando la gestione delle domande frequenti e di attività come la fatturazione. Tale assistente virtuale sarà basato su Watson di Ibm e verrà eseguito sulla piattaforma Cloud garden di Telefonica, il container as a service platform di Telefonica. Ibm Watson virtual assistant sarà integrato per migliorare l’esperienza del cliente utilizzando l’elaborazione del linguaggio naturale.
Con i servizi Ibm e Red Hat OpenShift, Verizon cercherà invece di sviluppare numerose innovazioni, dai container agli strumenti open source per implementare funzionalità e servizi per l’edge computing. Ibm global services integrerà la sua piattaforma Telco network cloud nella Service orchestration platform di Verizon.
“Vediamo questo come un momento cruciale per gli operatori di telecomunicazioni con il 5G: dal punto di vista architettonico, stanno cercando di ottenere un maggiore controllo sulle loro piattaforme e ripensare la loro rete come un mondo digitale piuttosto che un modello fisico strutturato”, ha affermato Steve Canepa, direttore generale di Ibm per le attività di comunicazione.
“È un momento dirompente in questo particolare segmento di mercato, le telecomunicazioni stanno cercando di posizionarsi come destinazione per servizi come la realtà aumentata, l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale”, ha aggiunto Darell Jordan-Smith, vicepresidente di Redhat.
Un Pak per le aziende che desiderano implementare reti 5G
Intanto Big Blue ha lanciato Ibm cloud pak for Network automation per le aziende che desiderano implementare reti 5G, arrivando ad ampliare il proprio ecosistema con oltre 30 nuovi partner.
Ibm Cloud pak for Network automation viene eseguito su Red hat OpenShift e include modellazione del ciclo di vita della rete, orchestrazione, progettazione e test automatizzati dei servizi, visibilità della rete in tempo reale e operazioni a ciclo chiuso. Ibm ha aggiunto che integrerà la tecnologia della recente acquisizione Turbonomic in Ibm Cloud pak for Network automation.
Il “piano di gioco” di Ibm è quello di approfittare delle opportunità di business aperte dalla sempre maggior integrazione fra cloud ibrido, intelligenza artificiale, edge computing e 5G. A tal fine, ha affermato di avere più di 30 partner nel suo ecosistema, tra cui Cisco, Dell Technologies, Equinix, Intel, Juniper Networks e Samsung.