Amazon ha pagato 90 milioni dollari per comprare Blink, una start up specializzata in videocamere di sicurezza per la casa: lo svela oggi Reuters, a circa due mesi di distanza dall’annuncio ufficiale dell’acquisizione in cui non erano stati forniti dettagli finanziari. Le fonti sentite dall’agenzia di stampa affermano che la cifra sborsata da Amazon è una scommessa sui chip ad alta efficienza energetica che Blink produce insieme ai suoi dispositivi per la home security. Il gruppo di Jeff Bezos intende fare molto di più che inserire le popolari telecamere nella sua offerta di prodotti per il mercato: il vero obiettivo dell’operazione sarebbe studiare le applicazioni dei chip sviluppati da Blink in altri device che Amazon vende, come la sua Cloud Cam o gli altoparlanti Echo: i microprocessori proprietari di Blink permettono infatti di allungare la vita delle batterie di molti gadget, liberando l’utente dalla necessità di attaccarli a una presa della corrente elettrica.
Per Amazon i prodotti per la smart home rappresentano un importante strumento per rafforzare la relazione con il cliente finale che fa acquisti sulla sua piattaforma per il commercio elettronico. Attualmente sia la Cloud Cam che gli speakers Echo hanno bisogno di ricaricarsi con la spina a una fonte di corrente elettrica, mentre le telecamere di Blink sono perfettamente wireless: con un paio di batterie al litio AA vanno avanti per due anni, sostiene l’azienda.
Amazon non ha confermato le indiscrezioni di Reuters, ma l’agenzia di stampa sottolinea come l’acquisizione di Blink si sia svolta, a fine dicembre, quasi in sordina. L’operazione sembrava rispondere al desiderio di Amazon di espandere il portafoglio di prodotti per la smart home e di dare sostegno alla strategia della Amazon Key, il programma con cui chi fa shopping su Amazon può farsi recapitare i pacchi direttamente dentro casa, anche in sua assenza, sorvegliando l’operazione di consegna con una serratura smart e una telecamera di sicurezza.
Ma Blink è molto più che un produttore di telecamere: la società cui fa capo, Immedia Semiconductor, è stata creata da veterani dell’industria dei chip, ex fondatori della Sand Video, azienda che ha sviluppato uno standard avanzato per chip per telecamere a inizio anni 2000 e che è stata poi venduta a Broadcom. Il Ceo Peter Besen e i suo soci hanno fondato Immedia nel 2008 e portato la telecamera di sicurezza Blink sul mercato nel 2016. Il device non richiede una spina come molti prodotti concorrenti: è dunque più comodo e meno costoso (99 dollari il prezzo base contro i 120 dollari, per esempio, di Amazon Cloud Cam). La durata della batteria è la discriminante per il successo dei gadget per la smart home: telecamere che non richiedono l’installazione da parte di un elettricista e restano accese per mesi senza richiedere una spina per prendere corrente sono considerate un “game changer”.
Amazon ora potrebbe sfruttare il know-how di Blink per le telecamere dei droni per le consegne o nei suoi negozi senza casse e personale, ma i vantaggi che derivano dal possedere chip proprietari ed esclusivi vanno oltre queste applicazioni: per i rivali diventerebbe più difficile copiare i device di Amazon e in più il colosso dello shopping online potrebbe ridurre la necessità di comprare chip da fornitori esterni, abbattendo drasticamente il costo del prodotto finale.