Conti in chiaroscuro per Dell Technologies, terzo produttore mondiale di computer (dopo Lenovo e HP) che nel terzo trimestre presenta ricavi in crescita ma taglia le stime sul 2020 a causa della scarsità di chip Intel, che pesa sul segmento dei pc.
La società registra un fatturato a quota 22,8 miliardi di dollari, in crescita del 2%. Risultato operativo di 836 milioni di dollari, rispetto alla perdita operativa di 356 milioni di dollari dell’anno precedente. Il risultato operativo non-GAAP è cresciuto del 18% a 2,4 miliardi di dollari.
“Dell Technologies sta innovando e integrando soluzioni nell’intero portafogli prodotti allo scopo di creare l’infrastruttura tecnologica del futuro per i clienti” dice il vice-Ceo Jeff Clarke. Ma “la carenza di Cpu Intel – prosegue – ha impattato negativamente sulla quantità di consegne dei nostri pc”. Intel il mese scorso aveva infatti fatto sapere che la domanda per i suoi processori stava superando la sua capacità di produzione.
L’impatto della carenza di chip si farà sentire anche sugli esiti dello shopping natalizio.
Il business dei computer Dell ha registrato un trimestre forte, con vendite in aumento del 4,6% a 11,41 miliardi di dollari. Ma le entrate di server e unità di rete sono diminuite del 16% a 4,24 miliardi mentre le vendite di sono aumentate dell’11,4%.
La società ha ridotto l’outloook per il 2020 a una cifra fra i 91,5 e i 92,2 miliardi di dollari contro la cifra inizialmente prevista fra i 92,7 a 94,2 miliardi.