La domanda che molti appassionati hi-tech si sono fatti la settimana scorsa è: “quanto costa l’iPhone SE?”. Presentando il nuovo device Apple ha prontamente risposto: si parte dai 399 dollari per la versione da 16 Gb per arrivare ai 499 per la versione top (da 64 gigabyte). I prezzi degli smartphone del colosso di Cupertino, che ha da poco festeggiato 40 anni di successi, non sono mai stati bassi e spesso analisti e addetti ai lavori si sono interrogati sul costo effettivo di produzione sostenuto dalla compagnia guidata da Tim Cook per produrre i device.
A togliere questa curiosità ci hanno pensato i ricercatori di iSuppli Ihs, che hanno rivelato i margini di Apple sulle vendite dell’iPhone SE, ora prenotabile anche in Italia. L’indagine stima in 160 dollari il costo di produzione della versione da 16Gb, venduto a 399 dollari: ciò significa 239 dollari di margine per ogni dispositivo venduto. Il modello da 64 GB sarebbe ancora più redditizio: costa 171 dollari ed è venduto a 499 dollari. Il condizionale è d’obbligo visto che non si tratta di dati ufficiali forniti di Apple, che ha sempre sostenuto la non veridicità di simili stime in quanto non tengono conto dei costi per distribuzione, sviluppo software e pubblicità.
In ogni caso da giovedì è partita la prevendita del nuovo iPhone che secondo alcuni sarà un successo, ma che secondo Ming-Chi Quo, analista di Kgi Securities ed esperto del mondo Apple, sta registrando vendite “fiacche”. Nei Paesi in cui le vendite sono iniziate il 31 marzo – tra i quali Usa, Cina, Francia, Germania e UK – i primi 3-4 giorni di commercializzazione sembrano non essere stati entusiasmanti e l’analisti stima che Apple nel 2016 commercializzerà tra 190 e i 210 milioni di iPhone, contro i 232 milioni del 2015.