Le frodi alimentari sono diventate sempre più un problema nella quotidianità moderna e, forse, la blockchain potrà diventare un’ottima tecnologia per sconfiggerle definitivamente.
Infatti, da una nuova ricerca di Juniper Research dal titolo: “Blockchain: Key Vertical Opportunities, Trends & Challenges 2019-2030”, si evince che, a livello globale, già entro il 2024 la blockchain consentirà di risparmiare ben 31 miliardi di dollari in frodi alimentari, rintracciando il cibo lungo la catena di approvvigionamento. Risparmi sostanziali nelle frodi alimentari saranno realizzati a partire dal 2021 e i costi di conformità saranno ridotti del 30% entro il 2024.
La blockchain, però, non sarà la sola arma utilizzata, infatti il report rivela che verrà utilizzata insieme a sensori e tracker IoT, in modo tale da ridurre i costi dei rivenditori, semplificando le catene di fornitura e offrendo una normativa più semplice e un efficiente processo di richiamo degli alimenti. La chiave del successo sta dunque nel mix tra le due tecnologie, in quanto, mentre le soluzioni IoT collegano il mondo fisico con quello digitale, tramite i vari sensori di localizzazione e monitoraggio della temperatura e dell’umidità, la blockchain riesce a fornire una piattaforma immutabile in cui questi dati possono essere archiviati e accessibili a tutti i player del processo.
Quindi, l’IoT e la blockchain aggiungeranno un valore significativo sia agli agricoltori che ai rivenditori e ai consumatori. Juniper, infine, rivela quali sono le principali soluzioni che vengono già utilizzate per accoppiare la blockchain e l’IoT, e dal report risulta che le maggiori piattaforme sono Food Trust e Watson di Ibm, Track and Trace di Sap, nonché le soluzioni Track and Trace di Oracle.
Indubbiamente, molti saranno i vantaggi di queste tecnologie, anche perché, sostituendo lunghe procedure con contratti intelligenti automatizzati, la blockchain e l’IoT riusciranno a portare riduzioni dei costi, dei rischi e trasparenza nelle catene di approvvigionamento.