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Horizon, un robot-soccoritore in caso di calamità

Un automa teleguidato ma con sensazioni umane. Il progetto, coordinato dall’Università di Bonn, vede in campo anche la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa

Pubblicato il 07 Apr 2015

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Un robot-soccorritore teleguidato a distanza da impiegare in caso di disastri naturali o accidentali. Un sistema nel quale uomo e macchina sono protagonisti per gestire a distanza interventi in caso di calamità, garantendo condizioni di sicurezza all’ operatore che, fisicamente, non si troverà sul luogo dell’incidente, avvertendo comunque le stesse sensazioni sensoriali, visive, audio, tattili che il robot percepirà nello scenario d’azione

E’ un progetto europeo che, però, avrà cuore e testa completamente italiani, visto che il Centauro (così si chiama il programma Horizon finanziato per oltre 4 milioni di euro dalla Ue), sentirà e renderà intellegibile ciò che si troverà davanti nel suo scenario d’azione grazie a un complesso sistema di trasmissione e telepresenza sviluppato alla Scuola superiore Sant’ Anna di Pisa. Il progetto è coordinato dall’Istituto di computer science dell’Università di Bonn, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, nella parte di robotica (più di 600 mila euro), sotto la responsabilità scientifica di Antonio Frisoli, docente del laboratorio di robotica percettiva dell’istituto Tecip (Tecnologie della Comunicazione, dell’informazione, della percezione) della Scuola Sant’ Anna. L’ Italia partecipa anche con l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova e altri partner sono atenei svedesi e tedeschi.

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