HI-TECH

La svolta di Apple: nuovo processore “in-house” per i Mac

Basato su architettura Arm, prenderà il posto dei chip Intel nei nuovi modelli in vendita dal 2021. L’annuncio ufficiale atteso in occasione del Wwdc, la conferenza degli sviluppatori. La Mela vuole garantirsi prestazioni migliori e flessibilità nel lancio dei suoi device

Pubblicato il 09 Giu 2020

macBook Pro

Apple annuncerà questo mese stesso il passaggio ai chip proprietari al posto di quelli Intel nei computer Mac. Lo anticipa Bloomberg affermando che la comunicazione ufficiale arriverà alla prossima conferenza Wwdc, l’evento annuale per gli sviluppatori Apple, che si terrà nella settimana del 22 giugno.

I processori di casa Apple hanno il nome in codice Kalamata e la presentazione al Wwdc darà agli sviluppatori esterni tempo sufficiente per adattarsi prima della commercializzazione della nuova linea di Mac nel 2021. Poiché la transizione hardware arriverà tra diversi mesi, Apple potrebbe anche rimandare l’annuncio, chiarisce Bloomberg.

Apple userà la tecnologia di Arm

I nuovi processori saranno basati sulla tecnologia che Apple ha acquisito in licenza da Arm, parte del colosso tecnologico giapponese SoftBank. Questa architettura è diversa dalla tecnologia su cui sono basati i chip Intel; per questo gli sviluppatori avranno bisogno di tempo per ottimizzare il loro software per le nuove componenti.

È la prima volta nei 36 anni di storia dei Mac che questi computer usano processori disegnati da Apple. I chip Intel sono stati usati nei Mac a partire dal 2006 (prima Apple usava quelli di PowerPC e ancor prima quelli di Motorola), ma già dal 2018 la Mela ha cominciato a pensare alla transizione verso la tecnologia Arm e la progettazione nei laboratori di Cupertino.

I vantaggi nel ricorso a un processore con design proprietario e integrato verticalmente sarebbero molteplici per l’azienda, che comunque non abbandonerebbe il sistema operativo macOS per sostituirlo con quello degli smartphone iOS e dei tablet ipadOS. Con i chip in-house Apple potrà gestire i ritmi di sviluppo dei processori, inserendo le specializzazioni che sono maggiormente funzionali al sistema operativo, agli applicativi e ai servizi come quelli di intelligenza artificiale che l’azienda sta sviluppando molto rapidamente. Questo si tradurrebbe in una maggiore flessibilità nel pianificare i nuovi prodotti.

Gli impatti per Intel

Apple ha circa il 10% del mercato dei Pc e il cambiamento non dovrebbe avere impatti importanti sulle vendite di Intel. Tuttavia, i Mac sono prodotti di alta fascia e se Apple abbandona Intel per motivi di prestazioni potrebbe spingere altri produttori di Pc a guardarsi intorno, osservano gli analisti di mercato. Microsoft, Samsung e Lenovo hanno già messo in vendita computer laptop che usano chip basati sull’architettura di Arm.

Il gruppo di Apple che si occupa di sviluppo dei chip ed è diretto da Johny Srouji ha deciso di cambiare rispetto ai prodotti Intel dopo che i chip del fornitore di Santa Clara hanno mostrato un rallentamento nel tasso di miglioramento delle prestazioni. Gli ingegneri di Apple si sono preoccupati che rimanere legati alla roadmap di Intel potesse ritardare o ostacolare l’uscita sul mercato dei nuovi Mac, secondo le fonti di Bloomberg.

Prestazioni migliorate per i Mac

Nei laboratori di Apple i test dei nuovi Mac con chip basati su tecnologia Arm hanno mostrato notevoli miglioramenti rispetto alle versioni con chip Intel, soprattutto nelle prestazioni di grafica e delle app che usano l’intelligenza artificiale. I processori di Apple sono anche più efficienti dal punto di vista energetico e ciò permette di creare dei laptop Mac sempre più leggeri e sottili.

Secondo le prime indiscrezioni il primo Mac ultraleggero con schermo da 12 pollici e processore A14 a 12 core verrà presentato nel 2021. I nuovi processori utilizzeranno la tecnologia a 5 nanometri che verrà applicata anche agli iPhone e, entro il 2022, agli iPad.

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