Daimler, Ford, Bmw, Porsche: al Mobile World Congress di Barcellona l’automotive è pienamente protagonista, perché la connected car e la guida autonoma non possono prescindere dalle comunicazioni mobili. Anzi, i due mondi sono talmente integrati che lo smartphone diventa in molti casi il “telecomando” dell’auto: Bmw ha portato a Barcellona una versione della Bmw i3 elettrica equipaggiata per raggiungere una guida autonoma di livello 5 (il più alto nella scala di automazione, che esclude completamente l’intervento umano), telecomandata da uno smartphone e azionata da comandi su schermi touch. Sarà in produzione dal 2020. Porsche a sua volta ha presentato una Panamera guidata a distanza da un Mate 10 Pro, lo smartphone Huawei.
Le auto di nuova generazione sono a tutti gli effetti dei device mobili su quattro ruote connessi a Internet: non a caso le case automobilistiche aspettano con ansia il 5G che abiliterà connessioni più efficienti, veloci e affidabili tra veicoli e tra veicoli e infrastruttura, migliorando la sicurezza stradale, abilitando la guida driverless e i servizi più evoluti delle smart city, come la gestione del traffico. Groupe PSA e Qualcomm Technologies hanno indicato a Barcellona che stanno accelerando i test per l’integrazione della tecnologia di comunicazione vehicle-to-infrastructure nei veicoli del gruppo francese su reti 5G.
Come uno smartphone le auto connesse integrano anche le applicazioni mobili più popolari: Ford ha annunciato al Mobile World Congress che l’app dedicata alla navigazione Waze sarà disponibile per tutti i possessori di Ford da aprile 2018, mentre Seat è la prima casa automobilistica a integrare nelle proprie vetture Shazam (a partire dal prossimo aprile attraverso l’applicazione Seat DriveApp per Android Auto).
In questo percorso verso la digitalizzazione dell’automotive l’alleanza delle aziende telefoniche è fondamentale: Deutsche Telekom ha annunciato a Barcellona una serie di applicazioni per l’utente finale della e-Sim, comprese quelle per il settore della mobilità: tra i partner ci sono già il produttore di bici elettriche Greyp Bikes e Bmw. Con la casa automobilistica, in particolare, la telco tedesca ha dimostrato l’uso della eSim per connettere l’automobilista alla sua tariffa telefonica permettendogli l’accesso diretto a informazioni e servizi per l’auto.
Daimler ha invece annunciato un nuovo round di finanziamento a favore della start up israeliana Anagog, dando un chiaro segnale dell’interesse per le tecnologie che permettono di analizzare i dati sul comportamento dell’utente. L’anno scorso il costruttore tedesco e Anagog hanno lanciato EQ Ready App, che aiuta gli automobilisti a calcolare, in base alle loro abitudini e ai tragitti usuali, la convenienza del passaggio a un’auto elettrica o ibrida.