No, il mercato degli smartphone non riprende la crescita. La coda lunga della maxi-contrazione è dovuta alle vendite deboli in Cina, ma sarà compensata dall’aumento delle vendite in Medioriente, Africa e America Latina. E dagli alti prezzi degli smartphone “premium”.
Lo prevede Idc che ritocca a ribasso quanto già stimato. A febbraio era stata prevista infatti una ripresa dopo la riduzione dello 0,3% del 2017, il primo calo mai registrato nel mercato smartphone. Invece ora la società di analisi corregge il tiro, prevedendo che le vendite si contrarranno di nuovo nel 2018 dello 0,2%. Per una nuova ripresa si dovrà aspettare il 2019.
Il mercato cinese, che vale il 30% della torta globale, scenderà di un altro 7% quest’anno dopo il calo del 5% del 2017. L’andamento sarà leggermente compensato dalla prevista crescita a due cifre in India, con una stima del 14% nel 2018 e del 16% nel 2019. Di conseguenza le vendite di smartphone made in China troveranno una sponda nel mercato indiano dove potranno affermarsi grandi volumi di dispositivi di fascia bassa.
Al di fuori dell’Asia Pacifico, le maggiori regioni di crescita saranno Medio Oriente, l’Africa e l’America Latina, regioni caratterizzate attualmente da bassa penetrazione. Le sfide economiche sono state il principale freno negli ultimi due anni, ma si prevede che la spesa per i prodotti di consumo aumenterà supportando le vendite di smartphone.
La contrazione quest’anno sarà leggermente compensata dai continui aumenti di prezzo. Il prezzo medio di vendita raggiungerà 345 dollari (+10,3% rispetto al 2017) mentre i dispositivi premium dotati di display Amoled senza cornice, funzioni avanzate della fotocamera e un aumento generale della velocità e delle prestazioni saranno il fattore trainante.
Il lancio degli smartphone 5G non dovrebbe arrivare prima della seconda metà del 2019: rappresenteranno nel 2020 il 7% del mercato per poi toccare quota 18% entro il 2022.