Continuano a crescere le vendite di Pc sul mercato consumer dell’Europa occidentale mantenendo il trend positivo registrato all’inizio del 2020: nei primi due mesi del terzo trimestre l’incremento è del 39% anno su anno, dopo il +42% messo a segno nel secondo trimestre. È quanto rileva la società di It market intelligence Context sulla base dei dati provenienti dalle maggiori società di distribuzione verso i negozi che vendono ai consumatori. L’Italia stacca tutti gli altri Paesi con un incremento delle vendite del 79%, la percentuale più alta in Europa occidentale; segue la Spagna a +65,4%.
La spinta della pandemia
Nel dettaglio, i volumi di vendita di notebook dai distributori ai retailer sono saliti del 41% nei primi due mesi del terzo trimestre (dopo la crescita del 50% nel secondo): i negozi, fisici e online, hanno continuato a ordinare computer per accompagnare il rientro a scuola.
Le vendite di desktop, che si erano contratte (-4%) nel secondo trimestre, stanno ribaltando il trend nel terzo con una solida crescita delle vendite del 25%, pur rappresentando la parte minoritaria del mercato rispetto ai notebook. I modelli più gettonati sono i mini-Pc e i desktop all-in-one, che crescono rispettivamente del 67% e del 32% nei primi due mesi del terzo trimestre.
“La domanda di notebook è esplosa nel Q2 come conseguenza delle misure di lockdown adottate in tutta Europa e, ora che i tassi di contagio da Covid-19 sono nuovamente in crescita e si temono nuovi lockdown in diversi paesi, ci aspettiamo che i consumatori investano in nuovi dispositivi It nel Q3 per essere sicuri che ci siano sufficienti device all’interno della stessa famiglia per svolgere le varie attività, dall’e-learning al gaming”, commenta Marie-Christine Pygott, senior analyst di Context.
Pc in crescita su tutti i grandi mercati
Tutti i cinque maggiori mercati europei registrano vendite di Pc in aumento nei primi due mesi del terzo trimestre, anche se va considerato che il tasso di crescita è misurato anno su anno e che nel 2019 le prestazioni erano state deboli.
L’Italia, come anticipato, ha visto crescere le vendite di Pc a un tasso-record del 79%; la Spagna registra un incremento del 65,4%, la Germania del 51,6%, il Regno Unito del 26,5% e la Francia del 9,7% (fanalino di coda in Europa). Da segnalare il +38,5% del Portogallo e il +31,8% della Polonia; l’Austria e l’Olanda crescono entrambe del 26,5%, la Danimarca del 23,6%.
Giù le vendite alle aziende
Il quadro è diverso per quel che riguarda i Pc commerciali, dove Context rileva un deciso rallentamento delle vendite all’inizio del terzo trimestre dopo un secondo trimestre positivo: dopo il +21% del periodo aprile-giugno, a luglio-agosto la crescita è di appena +2% anno su anno. Questo forte ridimensionamento del mercato si deve, spiega la società di analisi, alla frenata dei notebook, le cui vendite sono salite del 26% a inizio Q3 dopo aver messo a segno un robusto +56% nel Q2; le vendite di desktop rimangono deboli.