Il consiglio d’amministrazione di Qualcomm respinge l’offerta d’acquisto non sollecitata della rivale Broadcom e chiede agli azionisti di fare altrettanto. E’ tutto scritto nero su bianco nella lettera inviata oggi dal colosso californiano dei chip relativamente al prossimo meeting annuale degli azionisti, in programma il 6 marzo 2018.
“Broadcom chiede agli azionisti di Qualcomm di trasferire volontariamente a un acquirente ostile la considerevole creazione di valore che Qualcomm può ottenere nel breve e nel lungo termine”, si legge nella lettera. “Broadcom sta tentando di comprare Qualcomm a un prezzo opportunistico che non corrisponde al valore di Qualcomm candidando al nostro Cda una serie di persone che rappresentano i suoi interessi ma non hanno competenze adeguate”. Qualcomm disapprova la tattica aggressiva adottata da Broadcom e chiede agli azionisti di respingere le non gradite avances della concorrente votando per la rielezione dei membri del Cda Qualcomm esistenti, scartando i nomi che Broadcom proporrà.
Nella lettera vengono anche dettagliati i motivi per cui il board Qualcomm dice no alla proposta di Broadcom. Primo, l’offerta sottovaluta Qualcomm, che intende raggiungere per l’anno fiscale 2019 un Eps compreso fra 6,75 dollari e 7,50 dollari, e non tiene conto di quanto l’azienda possa crescere ancora con l’avvento del 5G. Secondo, la transazione si scontrerebbe con le obiezioni del regolatore per motivi di concentrazione sul mercato dei semiconduttori; il processo di approvazione potrebbe richiedere un anno e mezzo e comportare la richiesta del regolatore di dismettere alcune attività – dismissioni che potrebbero non essere percorribili anche per motivi di sicurezza nazionale. Infine, il board chiede agli azionisti di bocciare la proposta di Broadcom perché non li beneficia affatto: è solo un guadagno per gli azionisti dell’azienda rivale.
La lettera si conclude illustrando tutte le potenzialità del business di Qualcomm che garantiranno valore gli azionisti: la crescita costante dell’attività core, gli effetti positivi dell’acquisizione di Nxp, la risoluzione delle dispute legali in corso, in particolare quella con Apple sugli accordi di licensing, e un nuovo programma di efficientamento che ridurrà i costi di 1 miliardo di dollari.