Samsung ha presentato ieri sera a New York il suo nuovo smartphone Galaxy Note. Due versioni per il device top di gamma del costruttore coreano: da una parte il Galaxy Note 10 con un display da 6,3 pollici, dall’altra il Galaxy Note 10+, dotato di un maxi schermo da 6,8 pollici. Le vendite cominceranno il 23 agosto, con prezzi a partire da 949 euro per il primo device e 1099 euro per il secondo. Il telefono sarà disponibile anche in versione 5G per il mercato americano, inizialmente in esclusiva per i clienti di Verizon e in seguito in bundle con le offerte di altri operatori.
Tra le caratteristiche hardware dei dispositivi, l’Infinity O-display consente ai telefoni di avere, come suggerisce il nome, touch screen quasi privi di cornice, con la fotocamera frontale incastonata nel display, e offre un risoluzione full Hd+ (Qhd+ per il Note 10+). Se il Note 10 dispone di 8 Gb di Ram e 256 Gb di memoria di archivio, il Note 10+ contiene slot da 12 Gb sul fronte della Ram ed è offerto con dischi interni da 256 o 512 Gb, con la possibilità di aggiungere una scheda microSd per aumentarne la capacità. Sul dorso dello chassis, il Galaxy Note 10 monta tre sensori ottici: un grandangolo, uno standard e un teleobiettivo con risoluzioni che vanno dai 12 ai 16 Mp. Il Note 10+ aggiunge una quarta camera per migliorare ulteriormente il senso di profondità degli scatti. Le fotocamere possono ora essere controllate direttamente dalla S Pen, che tramite Bluetooth consente all’utente di far eseguire allo smartphone azioni ben precise con il semplice movimento dello stiletto.
All’evento di ieri sera ha partecipato anche Microsoft, in qualità di partner e sviluppatore di alcune delle nuove funzionalità del device, ora in grado di comunicare in modo più diretto con i Pc dotati di sistema operativo Windows. Segno tangibile della collaborazione è anche la presenza di Outlook, preinstallata sul dispositivo come applicazione predefinita per lo scambio di e-mail.
Samsung Galaxy Note 10 e 10+ sono infine equipaggiati, a seconda del mercato in cui verranno commercializzati, con i processori Exynos 9, realizzato in casa dal costruttore coreano, o dallo Snapdragon 855 di Qualcomm. Combinato con il modem Snapdragon X50, il chipset di Qualcomm è progettato per garantire la connettività 5G, funzioni di intelligenza artificiale e applicazioni eXtended reality (Xr).